Sara è una bambina di tre anni, nata con una malformazione cerebrale che le ha portato l’emiparesi del lato sinistro con un lieve ritardo motorio e cognitivo. Ma grazie ad un’assistenza terapeutica e alla grande energia di Sara, i suoi progressi sono evidenti e palpabili.
Da pochi mesi la piccola ha cominciato la scuola dell’infanzia presso l’istituto Minucci di Napoli. L’unica difficoltà di Sara, per la quale la bambina non può provvedere da sola, è data dalla sua incapacità di andare in bagno autonomamente. Per tale motivo la bimba porta ancora il pannolino e ha bisogno di un aiuto materiale, di una persona che l’aiuti.
Nonostante la mamma abbia da tempo esposto questo problema, nessuno ha fatto niente. O meglio, è stato predisposto un bidello maschio che dovrebbe aiutare Sara, ma che si rifiuta per non incorrere in problemi di sorta. E quindi Giulia, la mamma di Sara, come riporta il Mattino, è costretta a lasciare il lavoro e correre ad assistere la figlia ogni qualvolta che la bimba ne ha bisogno e cambiarle il pannolino.
“Una mancanza di disponibilità che danneggia lo sviluppo di mia figlia” ha commentato la mamma: “Alla scuola è stato inviato un bidello che da subito ha detto che non le avrebbe cambiato il pannolino né accompagnata in bagno. Basterebbe il cambio con una bidella che magari assiste un maschietto, così non si creerebbe nessun problema, ma dall’altra parte c’è stato un no categorico“.
E la piccola Sara, continua ad essere lasciata sola e a tenere un pannolino sporco, a volte, anche per diverse ore.