Pochi giorni fa, grazie al lavoro della Guardia di Finanza è stato smascherato un sistema di corruzione che si è esteso nella sanità napoletana e che controllava, o meglio manipolava, sia le gare di appalto che quelle per la fornitura di materiale sanitario nei presidi dell’Asl Napoli 1, con spropositati guadagni per chi ne faceva parte.
Tra ieri e oggi sono stati iscritti nella lista degli indagati 29 persone e 4 società. Tra gli indagati spunta anche il nome di un ex comandante dei carabinieri ed ex commissario straordinario pro tempore dell’Asl Napoli 1 Centro. L’uomo avrebbe non solo manipolato le gare di appalto, inserendo senza dovuti requisiti altre ditte non in concorso, ma avrebbe anche spostato arbitrariamente le date di scadenza delle gare. Inoltre è accusato anche di aver firmato carte per l’acquisizione di macchinari per gli esami diagnostici presso una ditta che li avrebbe venduti a prezzo maggioritario rispetto al normale, quasi il doppio, per fini di lucro.
Ovviamente tra i nomi degli indagati spiccano molte persone persone della famiglia D’Accio, che era la società di riferimento in quasi tutte le acquisizioni di macchinari medici, coinvolta nel sistema di truffa, e molti dirigenti e direttori sanitari coinvolti nell’acquisizione di varie apparecchiature per gli ospedali per gli ospedali San Giovanni Bosco, Ospedale del Mare, Ascalesi, San Paolo, Loreto Mare di Napoli e per l’Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta.