Denunciato dall’ex moglie, per le continue violenze, si vendica a colpi di katana. Il drammatico episodio è avvenuto nel Rione Luttazzi dove E. G., 35 anni, ha ridotto in fin di vita il nuovo compagno della moglie, V. R. Come racconta Il Mattino, la donna, stanca dei continui maltrattamenti del padre dei suoi figli, lo ha lasciato e lo ha denunciato alle autorità competenti nel mese di ottobre scorso.
Dalle denunce si è arrivati al provvedimento, per Gemito, di divieto di avvicinamento. Peccato che la notifica dell’atto sia arrivata in ritardo, quando l’uomo non era in casa e si stava recando, venerdì 4 gennaio 2019, dalla donna (rifugiatasi a casa di alcuni parenti) per eseguire la sua personale vendetta.
E. G., armato della nota spada giapponese, ha ferito il nuovo compagno della ex all’addome perforandogli l’intestino e provocando un’emorragia che lo tiene in gravi condizioni all’Ospedale del Mare. Secondo gli inquirenti che lo hanno arrestato dopo due giorni di fuga non avrebbe agito da solo, ma con un complice: per il fatto è stato fermato anche A. G., poi scarcerato.
La donna, dall’ospedale dove è ricoverato Vincenzo, chiarisce: “Ho sporto querele, ma nonostante tutto lui non hai mai smesso di perseguitarmi insistendo affinché tornassimo insieme. Ho scoperto che è riuscito persino a introdursi in casa nonostante avessi cambiato la serratura. Ci aveva minacciati. Gli dissi di lasciarmi perché non dovevo tornare a fare la sua schiava, quella che a causa dei figli ho fatto per anni. Lui, il mio ex, mi picchiava. Lo ha fatto anche quando ero incinta e davanti ai miei figli”.
Parole di paura e di rabbia per una vicenda dove la vendetta personale è stata ancora una volta più veloce della giustizia.