“Lasciare pulito. Non siamo a Napoli”: questa scritta apparsa su alcuni cassonetti della spazzatura di Pordenone hanno scatenato una bufera che ha fatto arrabbiare, tantissimo, i napoletani. La denuncia è partita grazie a un video girato da un napoletano nella città friulana, in cui si sottolinea la persistenza di pregiudizi nei confronti della città di Napoli, dove i cumuli di rifiuti non si vedono ormai da anni.
L’emergenza rifiuti ha lasciato un solco molto profondo nell’orgoglio dei partenopei, dunque è comprensibile la reazione indignata dei cittadini nei confronti dell’ennesimo attacco all’immagine di Napoli, che piano ma costantemente sta riscattando la propria immagine.
Sul fatto è intervenuto anche il Comune di Napoli, che ha inviato la seguente lettera ad Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone:
Gentile Sindaco Alessandro Ciriani,
fa notizia un video pubblicato a mezzo Facebook e ripreso da numerosi quotidiani sul web, in cui vengono mostrate le immagini di alcuni cassonetti per rifiuti su cui sono stati attaccati cartelli con la scritta “LASCIARE PULITO NON SIAMO NAPOLETANI. Civiltà significa rispetto delle regole nella città in cui si vive”.
Il video risulta girato a Pordenone, in Via Palladio, nel quartiere di Rorai Grande.
Risale ad un periodo lontano l’immagine di Napoli sfigurata dalla cattiva gestione del ciclo dei rifiuti. La Città da ormai un decennio ha saputo esprimere una richiesta di politica autonoma, votata al bene comune, estranea agli intrecci affaristico-criminali e resistente ai continui attacchi alla sua reputazione e dignità. Civiltà significa rispettare una comunità che rappresenta la terza città d’Italia e che, per vocazione storica e geografica, è capitale del Mezzogiorno.
Rammarica constatare come persistano sentimenti di intolleranza verso i napoletani che descrivono un Paese ancora diviso e acuiscono le contrapposizioni Nord-Sud.
Facciamo presente che il Comune di Napoli, attraverso lo Sportello Difendi la Città, stigmatizza l’utilizzo scorretto del nome di Napoli e dei napoletani mediante espressioni che foraggiano pregiudizi e luoghi comuni.
Servirsi del nome di Napoli come esempio di negatività è diventata abitudine deprecabile, discutibile e contestabile soprattutto quando chi si presta a questo tipo di affermazioni esprime un concetto ormai introiettato per faciloneria e non più sottoposto a critica di coscienza, creando ripercussioni sullo sviluppo locale e sullo stato d’animo di quanti a Napoli sono legati.
È proprio dunque per tutelare la reputazione della Città da una narrazione stereotipata, che è stato predisposto uno strumento che si pone, inoltre, come mezzo di contrasto alla discriminazione territoriale.
Numerose segnalazioni da parte dei cittadini sono pervenute allo Sportello Difendi la Città e sui social l’eco non è mancata a testimonianza di come sia sempre più forte la risposta di orgoglio di tanti napoletani che non si rassegnano alle offese, ma al contrario si impegnano per la difesa strenua dei propri valori.
Confidando che tale gesto non rispecchi il suo pensiero né il pensiero della maggioranza dei pordenonesi,
Le chiediamo di intervenire in prima persona per la rimozione immediata dei suddetti cartelli e di prendere tutti i provvedimenti necessari se il responsabile di tale gesto dovesse essere un dipendente comunale.
Diversamente, riteniamo doveroso informarLa, che il Comune, interverrà in tutte le sedi opportune per tutelare il buon nome e l’immagine della città di Napoli
Cordiali saluti
Flavia Sorrentino
Delegata all’Autonomia della Città di Napoli
Ufficio Difendi la Città di Napoli