Un robot che aiuterà i pazienti malati di Alzheimer. L’innovazione è garantita dalla celebre Università di Napoli Federico II e dalla ricercatrice Silvia Rossi. Il robot che assisterà i pazienti malati e non di Alzheimer è stato testato prima nei laboratori universitari su un ristretto numero di soggetti.
Diverse sono le funzioni svolte da quest’automa super tecnologico: può monitorare, attraverso una telecamera, i movimenti del corpo e del viso, interpretando umore e stato della persona ripresa; può dare consigli e interagire con la persona senza essere troppo invasivo.
Ad esempio può ricordare all’anziano di prendere le medicine in determinate ore del giorno, di telefonare in caso di necessità ai parenti e di bere per evitare la disidratazione. L’androide è stato presentato al convegno ‘Artificial Intelligence and Health’, che si è tenuto presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma.
Nel mese di gennaio 40 ospiti del Policlinico di Napoli affette dalla sindrome di Alzheimer e non, ospiteranno a casa loro questa nuova innovazione tecnologica.