Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è stato ieri ospite nel programma di Piero Chiambretti a CR4 su Rete 4. Tanti gli argomenti toccati e sui quali lo showman ha stuzzicato il primo cittadino partenopeo. Prima considerazione è stata fatta sul recente titolo di Libero che ha scatenato una serie infinita di polemiche. “In realtà non ho letto l’articolo – spiega de Magistris – Quando riesco ad avere un po’ di tempo libero lo utilizzo per cose più digeribili. Sinceramente sentirmi definito terrone non mi offende perché significa essere legato alla propria terra. Noi siamo profondamente legati alla nostra terra che è una terra che include e non respinge“.
Quel “terra che non respinge” porta presto ad una domanda su Salvini (al quale il sindaco non vuole assolutamente essere paragonato, neanche per scherzo). In particolare, Chiambretti parte dal crescente consenso che la Lega starebbe conquistando anche a Napoli, ma il primo cittadino non sembra essere d’accordo: “Che la Lega abbia sfondato a Napoli per ora sinceramente non mi risulta. Poi deciderà sempre il popolo e gli elettori quando ci saranno le prossime elezioni. La nostra esperienza è autonoma, siamo l’unica grande città in cui c’è un’esperienza politica completamente civica, al di fuori da ogni forma partitica“.
“Salvini – continua de Magistris – è molto spesso rancoroso, violento. Io invece sono un uomo di pace. Vorrei che magari guardando il mare da Castel dell’Ovo anche Salvini cominci a sorridere e pensare che il mare significa accoglienza, significa avere il cuore grande e non significa mettere filo spinato“. Il riferimento è chiaramente alla chiusura dei porti e alla querelle nata per il caso Sea Watch, quando il sindaco si ribellò ai proclami di Salvini: “Il Sud di Napoli è nel Mediterraneo e nelle sorelle i fratelli africani. Noi siamo in Europa, ma il cuore va sempre verso sud. Il meridionale così vive la sua collocazione geografica: pensiamo sempre che c’è qualcuno più a sud di noi“.
Un passaggio è stato fatto anche sui cori razzisti verso Napoli e, recentemente, anche verso Koulibaly: “La risposta più bella è stata data proprio da questo campione nel campo e fuori dal campo. Da un lato bisogna essere superiori dall’altro credo che quando si eccede, come in questi casi, bisogna far rispettare le regole. Insomma il calcio non può diventare un luogo dove dentro e fuori lo stadio c’è violenza, c’è odio. Lo so che è una minoranza, però è una minoranza che sta dando troppo fastidio e quindi bisogna reagire in modo adeguato“.
Infine, con un ospite in studio nasce una polemica per il fatto che prima di essere sindaco, de Magistris fosse magistrato: “Io sono una vittima del sistema del nostro paese, io nella vita avrei voluto continuare a fare il magistrato per il quale ho dedicato 15 anni della mia vita. Sono stato fermato da incrostazioni criminali all’interno dello Stato, mi sono dimesso da magistrato, cosa che non sa nessuno, e ho portato i miei ideali a fare il sindaco di Napoli. Non ho piegato la schiena, non mi sono legato con la politica e ho continuato a portare avanti le mie idee“.
Di seguito il video completo con le dichiarazioni di de Magistris: