Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non “ama” l’attuale Governo giallo-verde e la cosa si evince dai continui attacchi che allo stesso vengono rivolti. L’ultimo in ordine di tempo riguarda Quota 100 (manovra di stampo leghista) e le forze a disposizione della Polizia Municipale di Napoli che oggi celebra la sua festa.
A margine della celebrazione, presieduta dal card. Crescenzio Sepe, il primo cittadino si è così espresso: «La coperta non è corta, è cortissima. L’unico dato certo, di fronte alle promesse fatte da altri, di organici che si dovevano rafforzare, e rimaste parole, è che noi siamo riusciti il 31 dicembre 2018 a immettere 53 poliziotti municipali di cui 36 nelle periferie e altri a coprire organici impoveriti ma è una goccia». «Secondo le stime fatte – ha spiegato poi in merito alla misura sulle pensioni – da settembre avremo ulteriori contrazioni visto che l’età media dei dipendenti comunali e anche dei poliziotti municipali si alza arrivando attorno ai 60 anni e questo Governo non ci mette nelle condizioni di assumere».
Il sindaco de Magistris aveva già espresso la sua «preoccupazione» e la sua indignazione in un post comparso in mattinata su Facebook: «Ci indigna che Regione e Governo non abbiano la dovuta e necessaria attenzione per la più popolata area metropolitana d’Europa. È ingiusto che il Governo regala 75 milioni per le buche alla sola città di Roma, riprende a tagliare risorse alle città, toglie liquidità di cassa con la riduzione delle anticipazioni di tesoreria, non allenta vincoli finanziari e normativi (come il fondo crediti di dubbia esigibilità e le norme per gli enti in dissesto e pre-dissesto). È chiaro che ci vogliono portare al collasso per farci capitolare».
Una stoccata al Governo, che a detta del sindaco promuove l’autonomia di altre Regioni (Lombardia e Veneto) «per rafforzare oligarchie, non per far crescere la democrazia», che arriva dopo una serie di «azioni concrete» della sua amministrazione. E così, dalle strade ai trasporti e dalla cultura agli impianti sportivi, il primo cittadino partenopeo si sofferma sul «grande sforzo» compiuto (anche) in vista dei prossimi obiettivi prefissati: «autonomia forte di Napoli e rafforzamento del progetto politico per costruire l’alternativa dal basso per un’alternativa di Governo».