Il nuovo commissario straordinario Ciro Verdoliva ha predisposto una riorganizzazione dell’Asl Napoli 1. Al vaglio della delibera (attiva dal 25 Febbraio) vi sono nuove nomine e lo spostamento di direttori sanitari e amministrativi dei presidi chiave. Tale decisione ha come obiettivo quello di far ripartire alcune strutture oggi molto problematiche e risollevare i Lea (Livelli essenziali di assistenza) dell’Asl più grande d’Europa.
Tra le decisioni più importanti, vi sono quelle relative all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta e al San Giovanni Bosco. Nel primo caso, si prevede un vero e proprio scambio di posizioni con un altro grande centro. Nunzio Quinto (attualmente impegnato al Loreto Mare) ricoprirà il ruolo di direttore sanitario dell’ospedale San Paolo. Di conseguenza, Michele Ferrara (attuale direttore della struttura di Fuorigrotta) occuperà a sua volta il posto di Quinto al Loreto Mare e al Capilupi di Capri. Al San Giovanni Bosco, vi sarà invece la rimozione di Giuseppe Matarazzo. Al suo posto arriverà Vito Roberto Rago, il quale dovrà affrontare i vari problemi lasciati dal suo predecessore.
In vista vi sono anche cambiamenti dal punto di vista amministrativo. Prima di tutto, sempre al centro San Paolo dove arriva Enrico Aversano. Giuseppina Morgera (attuale direttore amministrativo a Fuorigrotta) passa invece al San Giovanni Bosco e Psi Napoli Est. Lo spostamento di Morgera ha indotto Verdoliva a nominare nelle stesse mansioni Maria Rosaria Baldassarre, che arriva a sua volta dalla gestione di Loreto Mare e Capilupi. Proprio per questi due ospedali, a colmare il vuoto lasciato da Baldassarre, arriva Ornella Nappi.
Tutte queste nuove nomine sono il frutto di accurate verifiche fatte da Verdoliva nelle strutture interessante. Alla scelta di tali soluzione, molto hanno contribuito i recenti fatti di cronaca ospedaliera in Campania. E’ solo di mercoledì infatti un nuovo caso di invasione di blatte, registrato nei bagni dell’ospedale Pellegrini.
Ci si aspetta molto dalla delibera del nuovo commissario. Finora la Malasanità campana ha troppo riempito le pagine dei giornali (trai quali il nostro). Ora si spera in un cambio radicale.