Da oggi, 300 alunni della scuola media statale Scaloja-Cortese di San Giovanni a Teduccio percorreranno, per la prima volta, il tragitto tra casa e scuola. Per i ragazzi camminare liberi per Pazzigno, il noto rione della suddetta periferia di Napoli, significa sfidare i raid e lottare per la libertà.
La preside della scuola, Rossella Stornaiuolo, organizzatrice del progetto, accompagnerà, insieme ad altri insegnanti questi ragazzi dagli 11 ai 13 anni, che si preparano a svolgere l’attività più normale al mondo. I genitori degli alunni inizialmente erano contrari al progetto. I motivi sono tanti: la paura provocata dalla negligenza degli automobilisti e per i frequentatori delle piazze di spaccio, troppe nel quartiere della periferia orientale di Napoli.
Non solo gli insegnanti accompagneranno i ragazzi, ma anche un funzionario della polizia. Il percorso va da via Pazzigno fino a via Comunale Ottaviano, percorrendo una delle sedi scolastiche, le scale che conducono a rione Baronessa, il cavalcavia, via Ferrante. In seguito, dalla suddetta strada si arriverà a via Comunale Ottaviano e di nuovo a via Pazzigno. I ragazzi lasceranno messaggi sulle auto, che spesso ritroviamo parcheggiate sui marciapiedi. Un insegnamento contro l’inciviltà che sovrasta da tempo il quartiere.
“Abbiamo chiesto alla Municipalità di ridisegnare le strisce pedonali laddove erano sparite, – riferisce la preside della scuola a La Repubblica – abbiamo coinvolto un’associazione che opera sul territorio, l’associazione Etesia, sarà nostro partner. Abbiamo chiesto alla polizia municipale di sgombrare l’ingresso della scuola dalle auto in divieto di sosta. La polizia vigilerà sulla nostra scuola e accompagnarci in questo progetto”
I ragazzi e i cittadini, lotteranno per i loro diritti e l’incuria del quartiere. I clan, forse, padroni indiscussi del quartiere, non fanno così paura. La manifestazione è il segno di una prima battaglia per ripristinare l’ordine e vivere una normale adolescenza.