“Ergastolo a questi uomini, per questo uccidono sempre, perchè gli fanno fare quattro o cinque anni” è questo quello che hanno gridato le amiche di Fortuna Bellisario, uccisa di botte dal marito dopo una violenta e mortale lite a casa. Le donne ieri unite in una fiaccolata di commemorazione per la vittima e di denuncia, hanno urlato la loro rabbia:“Abbiamo le ferite, sanguiniamo e nessuno ci difende”.
La donna originaria del Rione Sanità, dove si è tenuta la fiaccolata, lascia tre figli. Ma gli inquirenti che stanno seguendo il caso di Fortuna sospettano che la donna subisse violenze da tempo da parte del marito. Eppure non ha mai confidato niente la 36enne. Infatti la sorella della vittima, provata dal dolore ha detto: “Lei non parlava, non ha detto niente”, mentre un’altra urla: “Donne denunciate, scappate, non è amore questo, non abbiate paura, non difendete questi mostri”. Mentre un’altra, non ha dubbi sulla pena da affliggere a queste bestie: “L’ergastolo, la pena di morte”.
Tutte queste donne sono scese in piazza, con un simbolo di colore rosso, chi con un indumento chi dipinto sul volto, per dire no alla violenza. Le stesse donne che hanno raccolto dei fondi per il funerale di Fortuna, la cui morte ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi l’ha amata per davvero.