Milano – Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è sempre stato uno dei sostenitori più accaniti dell’accoglienza e, di conseguenza, l’avversario più accanito della scelta di chiudere i porti italiani agli sbarchi, adottata dal Governo. Più volte il primo cittadino si è trovato ad affrontare scontri diretti col Ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla questione migranti, arrivando addirittura, nel “caso Sea watch” ad esempio, ad invitare ad attraccare a Napoli navi “bandite” dal vice-premier.
De Magistris aveva anche avanzato l’ipotesi di poter andare a prendere i migranti in mare con barche proprie del Comune, nel caso in cui, per ordini superiori, non fosse possibile far attraccare a Napoli. Sempre negli ultimi scontri, il sindaco aveva lanciato un appello ai napoletani, invitandoli a donare contributi economici o materiali per favorire l’accoglienza e mandare un messaggio forte ai piani alti.
Molti napoletani hanno risposto all’appello, inviando circa 150 mila euro di donazioni. Durante un incontro col sindaco di Milano Giuseppe Sala, nella sede del Comune di Milano, De Magistris ha parlato di cosa vuole fare con una simile somma: “Il 22 giugno faremo questa iniziativa con cui creeremo una flotta napoletana. Saranno circa 400 le imbarcazioni in mare – ha spiegato – un modo per dimostrare che fra terra e mare c’è un percorso che unisce. Il mare non deve essere di sangue, odio, violenza, ma è una risorsa straordinaria. Napoli non riesce proprio ad essere respingente, questo vento del razzismo mi auguro che a Napoli non prenda mai”