Continuano le dichiarazioni d’amore verso Napoli ed il Napoli da parte della famiglia Ancelotti. Katia, figlia di mister Carletto, ha rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss dove approfondisce il rapporto con la città ed i tifosi, parlando anche dei momenti immediatamente precedenti all’arrivo nella città partenopea:
“Abbiamo avuto la possibilità di girare tante capitali del mondo. Quando siamo venuti qui tutti ci avevano messo in allarme, dopo Parigi, Monaco, io invece sono stato rapita. Oltre alla bellezza, è il calore della gente. L’umanità che ho trovato qui non l’ho trovata da nessun’altra parte. Io mi sento un po’ napoletana, nonostante sia nata a Roma”.
Su cosa siano stati messi in allarme è facile intuirlo: pregiudizi duri a morire (per chi a Napoli non ci è mai stato) ma che svaniscono immediatamente o quasi. Basti pensare alle esperienze di Maggio o Schwoch, ma non solo.
Sul perché della decisione di allenare il Napoli: “È una sfida diversa. Qui l’entusiasmo è unico in Italia e come in poche piazze al mondo. Si tratta di una squadra che non vince da anni, ma che è arrivata sempre ad un passo dalla vittoria e non ce l’ha fatta. Vincere non è semplice e papà dice che è stato spesso fortunato. È un uomo che vive il calcio con grande passione e in questo momento credo che abbiamo bisogno proprio di questo. Alla prima gara col Milan dopo la vittoria arrivata rimontando due gol si emozionò, lo vidi con le lacrime agli occhi. Era rimasto colpito dalla sua squadra e dall’atmosfera del San Paolo”.
Carlo Ancelotti resterà a lungo a Napoli? “Tra mio e Napoli credo davvero che sia stato un colpo di fulmine, come quando ti innamori di una persona. In quei momenti speri che duri per sempre, a volte non basta l’amore, ci vogliono tante cose affinché lo sia. Ma se non mancheranno questo pilastri, come rispetto e volontà da entrambe le parti, credo che ci sarà un rapporto molto duraturo”.