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Dichiarazioni antinapoletane, il Comune di Napoli fa causa a Ilaria D’Amico e Sky

riaÈ passata quasi una settimana, ma perdurano gli strascichi provocati dall’ultimo scivolone di Ilaria D’Amico. La giornalista, commentando il tentativo di alcuni tifosi dell’Ajax di disturbare i calciatori della Juventus in albergo, ha affermato si trattava di un “approccio partenopeo”, tirando in ballo i tifosi del Napoli inspiegabilmente.

Così nel pomeriggio di oggi il Comune di Napoli, con lo sportello Difendi la Città, ha annunciato che farà causa a Ilaria D’Amico e a Sky. La prima non si è mai scusata, la seconda, contattata, ha risposto con una mail precompilata disinteressandosi totalmente alle rimostranze del Comune.

Questo l’intervento dell’Amministrazione attraverso lo sportello Difendi la Città:

Non una parola di scuse per le sue dichiarazioni antinapoletane, Ilaria D’Amico si limita ad affermare (come da prassi ormai consolidata) che lei ama Napoli e che gli attacchi ricevuti sono pretestuosi.

A cominciare da tutti coloro che si sono espressi sui social, fino alle lamentele coraggiose di giornalisti specializzati e per finire alle proteste ufficiali delle Istituzioni. Ecco… siamo tutti pretestuosi.

Non è da meno Sky che alle proteste ricevute dallo Sportello Difendi la Città risponde con un form precompilato e null’altro. E allora ci sentiamo di accomunare l’intera azienda ai giudizi già espressi su Ilaria D’Amico, anzi vogliamo estenderli ai telecronisti, agli opinionisti e all’intera redazione sportiva di Sky, ribadendo con forza le parole di Flavia Sorrentino:

“Ciò che più infastidisce è quel modo sotteso di utilizzare la napoletanità come intercalare negativo che allude a qualcosa di pittoresco, grossolano, farsesco e criticabile. I soliti luoghi comuni abbinati ad un ostentato snobismo a cui spesso assistiamo in televisione quando si fa riferimento alla cultura, ai costumi e perfino alle tradizioni popolari della città. Come se fossimo costantemente sotto giudizio di un patriziato intellettuale che dall’alto del proprio pulpito si sente in diritto di ridimensionare la napoletanità a rango di plebe.”

Ovviamente a questa nobiltà senza valori non ci piegheremo mai e allora, questa volta compulsati anche dall’interessamento e dalla richiesta dell’Assessore allo Sport Ciro Borriello, abbiamo investito del problema l’Avvocatura Comunale affinché valuti se sussistono sufficienti motivi legali per agire contro la presunta aristocratica superiorità di Sky e della Sig.ra D’Amico, così come altri avvocati napoletani hanno già dichiarato di voler fare.