Il Rione Sanità rinnova la sua vicinanza al giovane Genny Cesarano, una delle tante vittime innocenti della malavita organizzata napoletana. In onore del 17enne, ucciso nel 2015, è stata fondata un’associazione, la quale darà il suo contributo per la riqualificazione del quartiere.
L’ente, al quale è stato dato il nome “Un popolo in cammino per Genny vive“, è stato presentato oggi alla Sanità. Alla manifestazione hanno partecipato esponenti del mondo politico e sociale, come Ivo Poggiani e Don Luigi Ciotti. Questi, un prete famoso nella lotta alla Mafia e Presidente di Libera, ha dimostrato molto interesse nei confronti di questa nuova iniziativa.
“Deve essere di tutti, l’Italia deve sentire che queste morti ci appartengono. Non si può delegare la memoria e non bisogna dimenticare che non si uccide solo con le armi ma anche con la rassegnazione e l’indifferenza. C’è bisogno anche che ci siano delle risposte della politica che non tradiscano le persone. Da qui la necessità di puntare sul lavoro, i servizi, le politiche sociali e allargare l’esempio del quartiere Sanità, una bella testimonianza affidata al coraggio delle persone”. Queste sono state le parole di Don Ciotti, un monito per i giovani e per le istituzioni.
In ultimo, ad intervenire è stato anche Antonio Cesarano (il padre di Genny) che ha così parlato al suo Rione: “Vogliamo confermare e aumentare il nostro impegno, la nostra intenzione di fare rete con le altre realtà del territorio e provare a dare risposte ai ragazzi della Sanità. Perché Genny è il simbolo di riscatto, patrimonio di tutti, una ferita della città e la tanta solidarietà che abbiamo ricevuto in questi anni è giusto condividerla con gli altri”.