Il Mediterranean Pride che si è svolto ieri a Napoli è stato uno dei più belli, almeno per quanto riguarda il numero di partecipanti. Un vero fiume in piena che da Piazza Dante è giunto sul lungomare, in allegria, ridendo e ballando. Come ogni anno tanti etero ad accompagnare la comunità LGBTQ perché, ricordiamolo, si “sfila” non per il gusto di mettersi in mostra, ma per i diritti che in quanto tali non hanno appartenenza.
E probabilmente la folla era così numerosa per il momento politico e sociale attuale, caratterizzato da un clima di odio e disprezzo verso tutte quelle “minoranze” che vengono assurdamente avvertite come minacciose. Ne sono la prova i tanti commenti sui social che si contraddistinguono per contenuti che definire ignoranti è quasi un complimento.
La diretta dell’evento mandata in onda su Vesuvio Live è stata addirittura segnalata da alcuni utenti, ma per fortuna è stata ripristinata da Facebook che non ha riscontrato contenuti in violazione delle linee guida. Stavamo, infatti, semplicemente seguendo il corteo: non c’erano persone nude, non vi erano atti osceni o altro. Una segnalazione giunta per sfizio, ignoranza, intolleranza, sentimenti che tuttavia non l’hanno avuta vinta.
Chi si aspettava una strumentalizzazione del Napoli Pride è rimasto deluso. C’era ben poca politica nel corteo, solo una manciata di slogan ironici e un po’ irriverenti. L’odio non si combatte con l’odio, per fortuna c’è chi lo sa ed agisce di conseguenza.
Foto: Francesco Pipitone