Tra i molti segni di una società che sembrerebbe esser diventata riluttante ad ogni stimolo, i social network sono quelli di cui ci si lamenta di più. C’è chi li definisce luoghi di perdizione o ancora chi dice che sono una sorta di lobotomia per i giovani. Nonostante queste chiacchiere, nessuno si esime dall’utilizzarli spasmodicamente: così fan tutti, così io fo’.
Il Web è anche il campo più fertile per seminare idee, messaggi, appelli. Addirittura è possibile portare chi ha sbagliato a pentirsi ed in seguito riparare ai propri errori. Un esempio di ciò ci arriva da Posillipo e risale a qualche settimana fa.
In una tranquilla sera di fine primavera, una quindicina di ragazzi decide di andare a mangiare un boccone. Il gruppo si reca così in una nota pizzeria, sita in discesa Coroglio a Napoli e si diverte solo come i giovani sanno fare. Dopo aver mangiato e bevuto però, i protagonisti del racconto scelgono di fare una bravata: andare via senza pagare il conto. I quindici si alzano dal loro tavolo e scappano a gambe levate, senza farsi minimamente scoprire da camerieri e presenti.
Questo pentimento ha un po’ sconvolto i lavoratori del locale. Tutti si son chiesti: cosa facciamo con questi soldi? Dopo alcune riflessioni, il Signor De Vivo (proprietario di O’ Pazzo) ha deciso di fare una donazione all’Ospedale Santobono-Pausillipon, il primo centro pediatrico della città. Un piccolo gesto (al quale è stata aggiunta dal ristorante un’ulteriore somma), che potesse imprimere ancor di più il suo messaggio, oltre che fare del bene a chi ne necessita per davvero.
Oltre che rappresentare un piccolo atto di solidarietà, questa vicenda dimostra quanto a volte sia utile il ruolo della condivisione via Web. Intesa così essa non è lobotomia, bensì cura contro le cattive azioni.