Antonio Di Dio, consigliere della Decima Municipalità di Napoli Fuorigrotta e Bagnoli, è tra i destinatari di un’ordinanza eseguita dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Roma. Infatti il politico di 66 anni spunta tra i nomi di coloro che nell’ambito di questa indagini, sarebbero accusati di corruzione e legami con la camorra.
Di Dio venne eletto nel 2016 ottenendo anche un grandissimo consenso da parte dei cittadini. Infatti ottenne 377 preferenze. E per tale motivo risultò il candidato più votato della lista “Solo Napoli”, che appoggiava il sindaco uscente Luigi de Magistris, e tra i più votati in assoluto.
Insieme oltre al consigliere sono stati messo in arresto anche: il gip di Ischia Alberto Capuano, magistrato di 60 anni in servizio presso la sede distaccata sull’isola del Tribunale di Napoli, l’imprenditore Valentino Cassini e il pregiudicato Giuseppe Liccardo, ritenuto da investigatori ed inquirenti vicino al clan Mallardo di Giugliano. Gli arresti domiciliari sono invece stati disposti nei confronti di Elio Bonaiuto, avvocato del foro di Napoli.