È dallo scorso aprile che il Museo Madre ospita la mostra su Ettore Spalletti “Un giorno così bianco, così bianco”. La mostra di per se già è straordinaria perché dedicata ad uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana, ma non solo!
Infatti per la prima volta rompe la consueta logica delle mostre. Le mostre di solito sono itineranti, nel senso che vengono ospitate prima in un museo, dove restano per un tempo determinato, poi si spostano in altri musei. Come spiega uno dei tre curatori Alessandro Rabottini, in una video intervista di Artribunetv, quella di Ettore Spalletti è una mostra che in concomitanza è presente in tre grandi musei di arte contemporanea italiana: il Madre di Napoli, il MAXXI di Roma e il GAMM di Torino.
Un solo titolo per tre mostre che esplorano tutta la varietà artistica e creativa di Ettore Spalletti, artista che ha attraversato, nell’arco di quarant’anni, tutti i momenti più significativi del panorama artistico internazionale. Realizzare tre mostre in contemporanea offre al pubblico la più completa retrospettiva sull’artista, in quanto ogni mostra è pensata dall’artista per i determinati spazi dei diversi musei ma come parte di un’unica storia.
Nel caso specifico dell’allestimento della mostra nel Museo Madre, Alessandro Rabottini spiega che gli spazi intimi del museo hanno determinato la creazione di un percorso storico. Vi sono esposte opere legate agli esordi di Ettore Spalletti, alcune conosciute ed altre invece inedite, fino ad arrivare ad oggi. Sicuramente è la produzione dell’artista che permette di adattarsi a spazi diversi. “Un’artista che pur attraversando momenti storici dell’arte italiana, dagli anni Settanta ad oggi, non è necessariamente entrato nei vari movimenti artistici”
Nel percorso espositivo del Madre sono presenti tutti i temi centrali della sua arte: la relazione tra il dato naturale e il linguaggio astratto, il rapporto tra pittura e scultura come articolazione di volumi e colori nello spazio, la memoria del classico coniugata alla modernità, la centralità dell’esperienza del paesaggio e l’esplorazione della monocromia. Il tutto sapientemente scandito dall’alternanza dei materiali: alabastro, marmo, foglia d’oro, i metalli, le pietre preziose. Infine elemento centrale della mostra resta la luce con le finestre del Madre che cadono sui vicoli del Quartiere San Lorenzo, la chiesa di Donnaregina Vecchia, le colline di Capodimonte e Castel Sant’Elmo e il Vesuvio in lontananza.
Ecco la video intervista ad uno dei curatori della mostra, Alessandro Rabottini, realizzata da Artribunetv:
Date: fino al 18 agosto
Dove: Museo Madre, Via Settembrini 79, Napoli
Orari di visita: Tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 10.00 alle 19.30
Web: www.madrenapoli.it
Mail: info@madrenapoli.it
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