La Regione Campania non ha ancora firmato per l’avvio della seconda fase del reddito di cittadinanza, attraverso l’assunzione dei navigator. Per il decollo del lavoro dei mediatori è importante la firma tra le Regioni e l’Anpal Servizi.
La mancata firma della Regione Campania mette al rischio il lavoro dei navigator, ma questa scelta è frutto di polemiche scaturite da tempo. L’ente Santa Lucia vedeva, tempo fa, molto strana l’assunzione dei suddetti impiegati, selezionati dall’Anpal, che dovrebbero finire poi nei centri per l’impiego. L’assenza della firma della convenzione provoca un immediato attacco all’indirizzo della Regione, firmato, ieri pomeriggio, dall’assessore al Lavoro del Comune di Napoli Monica Buonanno. “Non si giochi sulla pelle dei precari, su quelle ragazze e ragazzi, donne e uomini, che cercano un impiego. Auspicano come alleato il comparto pubblico e la sua azione amministrativa”, ha scritto in una nota ufficiale l’assessore, come riportato dal quotidiano La Repubblica.
Infatti, senza la firma della convenzione i navigator non possono cominciare a lavorare. “Si può considerare il Reddito di cittadinanza un provvedimento opportuno o inopportuno. I navigator come un’iniziativa appropriata o inappropriata, ma di certo non si possono ignorare i 471 laureati vincitori di una articolata selezione”, ha aggiunto Monica Buonanno.
Bisogna ricordare, altresì, in Campania sono 471 i navigator che dovrebbero occuparsi, attraverso una mediazione, dei beneficiari del reddito e delle possibili occupazioni adatte al loro profilo aziendale. I 471 addetti sarebbero distribuiti tra le provincie della Campania: 24 ad Avellino, 16 a Benevento, 80 a Caserta, 274 a Napoli e 77 a Salerno. Il loro incarico durerebbe fino al 30 aprile 2021, con un compenso lordo annuo di 27 mila e 338 euro.
“A prescindere da cosa si pensi del reddito di cittadinanza e dei navigator noi abbiamo il dovere morale di tenere conto, come amministratori di aree complicate, dello sforzo che questi nostri concittadini hanno compiuto. – sostiene il Comune – È inaccettabile che la loro sorte diventi oggetto di schermaglie politiche. La Regione si ricreda e apra le porte dei centri a supporto degli operatori regionali”. Quindi, sembra, almeno per ora, davvero difficile per i beneficiari del Reddito trovare un lavoro.