Gino Sorbillo non ci sta a farsi travolgere dalle polemiche. La bomba esplosa davanti alla sua pizzeria lo scorso 16 gennaio non sarebbe diretta a lui, ma alla vicina pizzeria “Pizza e pummarola”, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla moglie del titolare. Molti hanno accusato il pizzaiolo di sapere tutto e di aver speculato sull’accaduto per farsi della pubblicità, accusa respinta da Sorbillo più volte attraverso i social.
Su Facebook ha scritto:
“Il balcone dove si voleva buttare la bomba dista alcuni metri più avanti rispetto all’ingresso del mio locale. La mia tenda all’ingresso era anche aperta il 16 gennaio, la bomba lanciata ad alcuni metri di altezza non sarebbe mai arrivata lì a neanche un centimetro dall’ingresso della pizzeria dove per fortuna ancora oggi c’è ancora il solco dell’esplosione. Venite a vedere sul posto prima di fare supposizioni demenziali. La bomba lì è stata posizionata apposta. Aspetto la chiusura delle indagini perché io ascolto solo le dichiarazioni ufficiali di chi è preposto a farle. Le teorie le lascio ai complottisti del web”.
Sembra strano, in effetti, che Sorbillo possa aver speculato di proposito sulla bomba. Dato il clamore mediatico che avrebbe suscitato la notizia, infatti, a conclusione delle indagini tutti avrebbero saputo la verità, con la certezza matematica di una figuraccia clamorosa se davvero il pizzaiolo avesse speculato. Meglio aspettare una pronuncia ufficiale da parte delle autorità.