Con la bella stagione, sempre più persone si affollano sui lidi per rilassarsi e cercare sollievo nell’acqua, e questo naturalmente porta ad un aumento dei lavoratori stagionali. Non dovrebbe sorprenderci, quindi, che recentemente a Napoli e dintorni siano stati scoperti circa 30 lavoratori in nero.
Il comando provinciale di Napoli ha recentemente intensificato la sua azione di contrasto all’economia illegale e sommersa. Per questa ragione sono stati sottoposti a controllo numerosi esercizi commerciali, tra cui ristoranti, paninoteche e lidi balneari, da parte dei militari del I gruppo napoli e anche di alcuni dipendenti dei reparti di Portici, Ischia e Capri.
Nel corso dei controlli le fiamme gialle partenopee hanno constatato un diffuso utilizzo di mano d’opera “in nero”. A servirsene sono soprattutto operatori commerciali del settore turistico, che si ritrova a gestire un carico non indifferente durante l’estate. I lavoratori in nero che sono stati identificati sono in tutto 31.
Un numero abbastanza rilevante di lavoratori totalmente ignoti agli enti previdenziali ed assistenziali, la cui prestazione di lavoro non sarebbe stata riconosciuta ai fini assicurativi e pensionistici. Particolarmente significativo è il dato acquisito dai controlli sull’isola di Ischia. Lì un ristorante ed uno stabilimento balneare avrebbero impiegato addirittura un totale di 16 lavoratori non regolarmente assunti.
In conseguenza di questi controlli, sono stati cinque gli esercizi commerciali segnalati all’ispettorato territoriale del lavoro. Sarà disposta l’adozione del provvedimento di sospensione, in quanto la manodopera irregolare è risultata superiore al 20% del totale dei dipendenti. Per quanto riguarda i dipendenti non regolarmente assunti, sarà irrogata la c.d. “maxisanzione” per il lavoro sommerso, prevista dall’articolo 22 del d.lgs. 151/2015.
Quello del lavoro irregolare non è certamente un fenomeno nuovo, e in questi giorni abbiamo avuto modo di apprendere che non riguarda solo la città di Napoli. Recentemente la cliente di un lido a Gaeta, in seguito a una divergenza con il proprietario, ha scritto un lungo esposto in cui elenca tutte le irregolarità dell’esercizio commerciale in questione.
Attendiamo ulteriori sviluppi della vicenda e ci auguriamo che l’azione del comando provinciale di Napoli spinga gli esercizi commerciali a garantire i giusti diritti ai propri lavoratori.