Prostitute cinesi sotto le case a Napoli, residenti chiedono intervento delle istituzioni
Set 09, 2019 - Stefano Colasurdo
Napoli– Il presidente dell’associazione Assogioca Gianfranco Wurzburger ha denunciato il giro di prostituzione cinese che va avanti da un anno al corso Arnaldo Lucci.
La prostituzione è un fattore molto diffuso che troviamo in tutte le città. Quando poi questo avviene a Napoli, è evidente che il fenomeno sia legato alla camorra. Questi giri infatti creano uno dei maggiori introiti delle associazioni a delinquere.
Anche il corso Arnaldo Lucci non è esente da tale fenomeno. Wurzburger, presidente di un’associazione che opera nei paraggi, ha voluto far notare quello che avviene da circa un anno in questa zona.
Definita prostituzione cinese perché queste donne sono tutte di origine cinese. Si nascondono dietro i bidoni dell’immondizia. Non sono svestite e non ammiccano come fanno solitamente. Ma ci sono. Lavorano nei pressi di una chiesa e svolgono la loro attività nelle vicinanze di case abitate generando il malcontento dei residenti. In zona infatti ci sono molte famiglie con rispettivi bambini.
Nei mesi scorsi in parlamento è stata avanzata una proposta di legge per legalizzare la prostituzione. Una scelta discutibile che molti sono disposti ad accettare e che molti altri sarebbero pronti a rifiutare. Fatto sta che una legalizzazione potrebbe sicuramente portare un duro colpo alle economie della camorra.
Queste le dichiarazioni di Gianfranco Wurzburger riportate da Il Mattino: “Non ne possiamo più, sono mesi che una dozzina di donne di nazionalità cinese si prostituiscono ogni sera. Non appena chiudono i negozi lungo i marciapiedi all’altezza di Borgo Loreto e nelle vicinanze della chiesa. Tutto ciò sotto gli occhi di donne e bambini, che si affacciano da balconi e finestre, Bisogna intervenire a tutela dei nostri figli e dei cittadini che abitano in una zona che è densamente popolata e a due passi dalla stazione centrale“.