Si scagliano sui social contro gli incivili: “L’unica strada è la violenza”
Set 11, 2019 - Stefano Colasurdo
Napoli– In questa estate caratterizzata dall‘emergenza rifiuti i cittadini si sono scissi in due categorie. Da una parte i civili e dall’altra gli incivili. Questa mattina tramite i social i civili inneggiano alla violenza contro i secondi.
Questo è ciò che emerge da un post pubblicato su Facebook in cui viene mostrata una foto dell’ennesimo cumulo di immondizia a Bagnoli. “Nemmeno gli animali sporcano così… Sempre più convinto che le denunce non servono a niente… Unica strada da percorrere è la violenza“. Queste sono le parole del post che fanno rabbrividire.
Ci si aspetta infatti che il post sia stato scritto da qualcuno che tenga all’ambiente, che rispetti il prossimo e faccia buon uso della civiltà come valore etico. E se allora anche queste persone si riducono ad usare la violenza contro gli incivili siamo alla frutta. Il classico modo per passare dalla ragione alla parte del torto. Sarebbe una lotta tra incivili ed altri incivili di categoria diversa.
Tanti i commenti al post di questa persona. Alcuni restano fedeli ai propri principi e richiamano l’attenzione sull’assenza di telecamere. In quel caso infatti sarebbe molto più semplice trovare un colpevole e multarlo senza ricorrere alla violenza. Altri invece hanno avuto la stessa reazione dell’autore del post, qualcuno ha addirittura azzardato a dire che a queste persone dovrebbero essere tagliate le mani.
La situazione di emergenza rifiuti insomma ha raggiunto dei livelli di bassezza e pericolosità molto rischiosi. Ci troviamo di fronte ad un punto di non ritorno. Abbiamo toccato il minimo livello storico e bisogna fare qualcosa per uscirne fuori. Dovranno essere le istituzioni, le autorità e tutti gli organi competenti a dover lottare per risanare questa situazione. Perché se è vero che sono i cittadini a gettare la spazzatura in modo incivile, e che sono i cittadini a minacciarsi a vicenda, è vero anche che non sono messi in condizioni di adempiere al meglio al loro dovere civico.