Napoli e l’Europa unite nella lotta alla plastica per un mondo #plasticfree. Un’attenzione all’ambiente che vede la città partenopea aderire alle normative comunitarie europee. Il Comune di Napoli ha infatti emesso un’ordinanza sindacale prolungando fino al 31 marzo 2020 il divieto di utilizzo e vendita di plastica sul lungomare.
Un provvedimento necessario dato che le materie plastiche costituiscono sino all’85% dei rifiuti marini presenti lungo le coste, sulla superficie e sui fondali del mare. Ogni anno 8.000.000 di tonnellate di rifiuti in plastica vanno ad aggiungersi ai rifiuti già presenti nel mare. Un danno non solo per le specie marine ma anche per l’uomo. Basti pensare che nel 2017 il report Greenpeace relativo a luglio 2017 ha registrato nella Stazione di campionamento denominata Portici 3,56 microplastiche per metro cubo. In un solo anno, nel 2018 il dato diffuso dalla Stazione Zoologica A. Dohrn, sempre nella stessa aerea, ha registrato un incremento di 5,24 microplastiche per metro cubo.
Per ridurre i rifiuti di plastica, fino al 31 marzo 2020 ci sarà il divieto di consumo di plastica monouso non biodegradabile e non compostabile su tutto il lungomare della Città di Napoli. La zona interessata è quella compresa tra le strade che costeggiano la linea di costa, anche per i terreni elevati sul mare, dalla località La Pietra alla località Pietrarsa.
Il divietò è quello di non utilizzare, fornire e commerciare contenitori, stoviglie, posate, cannucce e ogni altro manufatto monouso ad uso alimentare in plastica non biodegradabile e non compostabile. Divieto che si estende anche in occasione di eventi, convegni e manifestazioni organizzate sul lungomare.
Il divieto non si applica per bottigliette d’acqua monouso impiegate in operazioni di soccorso e in eventi, convegni e manifestazioni in cui il responsabile dell’organizzazione adotti soluzioni di raccolta differenziata delle bottigliette.
Prevista per i trasgressori una sanzione che va da 25 a 500 euro.