Castel dell’Ovo passerà al Mibact. Le trattative sono già in fase avanzata e l’obiettivo, spiega il sindaco Luigi de Magistris, è quello di firmare l’accordo entro la fine di quest’anno.
Dario Franceschini ha partecipato, questa mattina, agli Stati Generali della Cultura dove ha speso importanti parole per la Campania, da egli definita come “prima al mondo per potenza culturale”. Castel dell’Ovo potrebbe diventare, dunque, un’altra freccia a disposizione del Ministero per i Beni Culturali per fare in modo che Napoli possa ulteriormente crescere dal punto di vista dell’offerta culturale. Secondo Vincenzo De Luca già attualmente il capoluogo partenopeo sarebbe superiore a Milano sotto tale aspetto, per merito di ingenti investimenti effettuati negli ultimi anni.
Il progetto su Castel dell’Ovo sarebbe quello di integrare la gestione governativa a quella comunale. Il dialogo con il demanio è già in corso. Un luogo straordinario, l’approdo dei coloni greci che proprio tra l’isolotto di Megaride ed il Monte Echia stabilirono il primo nucleo abitativo di Partenope. In futuro potrebbe ospitare mostre nazionali ed eventi di ampio respiro per una maggiore fruibilità.
Nulla al momento è stato detto circa l’eventuale introduzione di un biglietto d’ingresso. Attualmente, infatti, Castel dell’Ovo è aperto gratuitamente al pubblico.
Discorso a parte invece per quanto riguarda Villa Floridiana. Il parco del Vomero negli ultimi anni è protagonista di una vicenda travagliata, tra annunciati rilanci che puntualmente si sono trasformati in clamorosi flop per diversi motivi. Forse l’intervento del ministero è davvero l’unica possibilità che hanno i napoletani per vedersi restituito nella sua completezza un importante polmone verde.