Napoli, 135 impiegati ferroviari assunti e licenziati senza aver messo piede in azienda
Ott 29, 2019 - Simona Borriello
135 impiegati napoletani, assunti tra gennaio e giugno 2019 nell’ambito ferroviario, sono stati licenziati nel giro di sei mesi senza essere mai entrati in azienda.
Gli operai erano stati assunti da Caf Italia, società del gruppo spagnolo Costrucciones y Auxiliar de Ferrocarriles, operante nella produzione e cura di materiale rotabile. La ditta, aggiudicandosi un appalto con Trenitalia per la manutenzione preventiva dei convogli di Frecciarossa, doveva reclutare nuova manodopera. Dopo la firma del contratto con Trenitalia, Caf Italia ha il compito di assumere 244 lavoratori in giro per l’Italia con contratto a tempo indeterminato. Alla gara di appalto europea Caf Italia ha partecipato insieme a Hitachi Rail Italy che possedeva la commessa con Sitav, ma un’offerta meno vantaggiosa. Proprio Hitachi, in tribunale, in seguito ha sostenuto che la gara di appalto era irregolare e l’azienda vincitrice non aveva le caratteristiche giuste per vincere la commessa.
Inizialmente, Hitachi, secondo i primi due gradi di giudizio, ha torto. Poi, dalla sentenza del Tar del Lazio, pubblicata il 3 ottobre 2019, si evince che ci sono lacune nell’offerta presentata da Caf. Ora, dopo la sentenza, il contratto tra Trenitalia e Caf è nullo. Caf Italia ha annunciato il licenziamento di 233 persone, tra cui 135 lavoratori napoletani, senza che fossero mai entrati in azienda. Secondo il dispositivo emanato dal Tribunale Amministrativo del Lazio, Caf Italia, al momento della presentazione dell’offerta, avrebbe dovuto già avere le figure per gestire i lavori e non dichiarare che le avrebbe assunte in seguito all’aggiudicazione dell’appalto. Molti lavoratori, dopo la firma tra Caf e Trenitalia, sono passati da Hitachi a Caf, ritrovandosi disoccupati.
Gennaro Saiello, consigliere regionale M5S, sta cercando di sostenere gli operai, chiedendo un tavolo al ministero per trovare un percorso che tuteli i lavoratori.