Un video su Instagram sta scatenando molte polemiche sui social. Le immagini mostrano un bambino con una pistola che spara all’aria aperta.
Il video in questione è veramente molto significativo ed è lo specchio di alcune realtà periferiche del napoletano dove i bambini crescono in un mondo senza regole.
Molto spesso però la colpa non è di queste piccole creature, ma dell’educazione errata dei genitori che non seguono i loro figli. Spesso infatti questi ragazzi nascono e crescono in un contesto familiare molto complesso. Una delle tante critiche è rivolta sicuramente alle istituzioni.
La questione è molto complessa, perché laddove i ragazzi crescono in un contesto difficile, le istituzioni dovrebbero intervenire. Questo avviene molto poco e questo video potrebbe servire da monito per il futuro. Questi ragazzi hanno bisogno di spazio, di sfoghi, di corsi e di appoggio e sostegno. Solo in questo modo si possono evitare cose del genere.
Sulla questione del bambino con una pistola in mano è intervenuto il Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli. Queste le sue parole riguardo:
“Ci è stato segnalato un profilo Instagram di un bambino in cui sono presenti dei video che lo mostrano mentre impugna una pistola e spara. Stando a quanto emerge dal profilo e dai commenti si tratterebbe di un bambino residente nel Napoletano.
Una situazione di devianza sociale particolarmente grave alla quale occorre porre rimedio al più presto. Per questa ragione abbiamo inviato una nota alla polizia postale, segnalando il profilo e chiedendo alle autorità di intervenire per verificare il contesto nel quale sta crescendo il protagonista dei video.
“Purtroppo non stiamo parlando di un caso isolato. Sono numerosi i video di questo genere che appaiono sui social network. In molti casi, dietro questi video, ci sono degli adulti che, in base alle loro mentalità criminali, espongono i figli su internet per mostrare la propria prepotenza criminale. Un modo di fare assolutamente inaccettabile. Ci mette i brividi pensare che un bambino di 10 o 11 anni impugni già una pistola”.