Ieri mattina i ragazzi di “Sii turista della tua città” si sono dati appuntamento, al centro storico di Napoli, per occuparsi della riqualifica delle bacheche informative dei monumenti e delle mura greche di piazza Bellini. Queste ultime, in particolar modo durante il weekend, diventano bersaglio costante della movida selvaggia, che le trasforma in un enorme contenitore di bottiglie vuote e bicchieri di plastica.
Dietro questo lodevole progetto, la mente di Luca De Martino che, nel 2011, decide di fondare quest’associazione per dare forma concreta a quella che definisce “Rivoluzione Culturale Napoletana” e che mira a un rinnovamento della curiosità dei cittadini verso la propria storia e cultura. “È chiaro, però, che senza educazione, civiltà e amore non può esserci alcuna rivoluzione”, ci spiega De Martino. È da questo concetto che prende vita il leitmotiv delle loro iniziative.
“Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione”, amano ripetere i volontari. Ed è proprio quello che hanno fatto questa mattina, staccando adesivi e ripulendo le superfici dai murales.
Non si tratta della prima volta. L’associazione, che tra l’altro si occupa di organizzare attività di sensibilizzazione per denunciare lo stato di abbandono in cui versa il nostro patrimonio artistico-culturale, ha tra le proprie mission principali interventi di riqualifica del territorio, i quali hanno come fine ultimo restituire ai napoletani le meraviglie della propria terra e, contemporaneamente, concedere ai turisti la possibilità di godere al meglio della ricchezza storica che Partenope è in grado di offrire.
Nel corso degli anni, infatti, hanno messo in atto diverse opere di miglioria. Dalla pulizia della Fontana Carlo II di Piazza Monteoliveto al Campanile di Santa Chiara, passando per la Fontana dei Papiri e i Giardini del Molosiglio a via Acton.
“Le bacheche rappresentano uno strumento per relazionarci con la nostra cultura” ha detto De Martino, “senza queste diventa impossibile entrare in contatto con il nostro patrimonio”. Al loro appello hanno risposto anche diversi cittadini che, trovandosi lì per caso, si sono armati di scopa e paletta per dare il proprio contributo alla causa.
Sotto gli occhi incuriositi di napoletani e turisti hanno dato dimostrazione di come il mondo si cambi non con le chiacchiere ma, almeno per un giorno, con acqua e spugnetta.
Foto: Cinzia Esposito