Chi non odia il traffico? Semplice rispondere a questa domanda. Tutti lo odiamo. Chiunque di noi, almeno una volta nella vita, è rimasto imbottigliato in una fila di macchine chilometrica per un motivo o per un altro.
La settimana scorsa è stata diffusa la classifica mondiale delle ore perdute nel traffico, l’ha realizzata la Inrix esaminando 200 città in 38 nazioni. A Napoli, secondo questo elenco, ogni automobilista perde ogni anno 186 ore nel traffico, più di un’intera settimana. Va peggio a Roma, Milano e Firenze che precedono la nostra città in questa particolare graduatoria.
Secondo l’ultimo aggiornamento, risalente a 10 anni fa, del Piano generale del Traffico, a Napoli nei giorni feriali si registrano 760mila spostamenti di automobili. Conoscendo il capoluogo partenopeo sappiamo la condizione delle strade, i vari lavori in corso, ci viene subito in mente che Napoli non può sostenere una così ingente mole di traffico. Ecco alcune zone critiche.
ZONA OSPEDALIERA
Nella mappa sono stata selezionate quelle strade che risultano bloccate per almeno 2 ore. La zona ospedaliera, in questi ultimi tempi, è il simbolo delle file chilometriche di auto: la zona che circonda l’ospedale Cardarelli e che si snoda verso Chiaiano, Vomero e Colli Aminei. Non esiste giorno in cui quell’aria non registri una paralisi del traffico, per motivi comprensibili o meno. Ultimamente presa da assalto perchè unico collegamento con la zona Piscinola dopo l’incidente della metropolitana.
VIA MARINA
Transitare per Via Marina è sempre un terno al lotto, non si sa mai se la si trovi bloccata o libera. La strada che collega la zona portuale al centro della città è un crocevia di automobilisti e perenni lavori in corso.
TANGENZIALE
Un altro incubo per gli automobilisti napoletani è la tangenziale. Presa d’assalto nelle ore di punta: dalle sette del mattino alle dieci e nel pomeriggio dalle cinque a sera, si cammina a passo d’uomo. Un discorso a parte va fatto per Corso Malta: strade costantemente paralizzate per la limitazione in vigore che impone il passaggio di una sola fila di auto.
Ovviamente ci sono anche altre strade dilaniate dal traffico come Via Caracciolo, Via Cilea, Via Salvator Rosa e in parte anche Corso Vittorio Emanuele, che, però, stranamente non rientra nella classifica.