Napoli– Ragazzini rubano in un negozio dei Quartieri Spagnoli e si filmano durante il furto. Un fenomeno che diventa sempre più forte sui social.
C’è chi utilizza i social per promuovere la propria attività, o per condividere le loro emozioni con amici e conoscenti. Ma in rete non si trova solo questo.
Sempre più spesso troviamo video di bravate, di gesti condannabili moralmente e non solo. Ci sono stati video di ragazzini che scorrazzavano con i motorini all’interno della Galleria Umberto, o come in questo caso, dei ragazzini che rubano in un negozio dei Quartieri Spagnoli.
Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli che ha fatto scattare la denuncia in rete: “È un fenomeno dilagante quello di riprendersi, e condividere poi il video sui social, mentre si commettono quelle che tutti chiamano “bravate”, che in realtà sono azioni illegali, criminali e pericolose. Insomma invece di nascondersi e vergognarsi per le loro azioni illegali se ne vantano.
“Le baby-gang– sono presenti nei quartieri a rischio ma anche nei quartieri della Napoli bene, anche se hanno origini differenti. Bisogna fare un intervento mirato e radicale di rieducazione alla legalità e alla civiltà, perché evidentemente i genitori di questi ragazzi non sono stato in grado di fornire una corretta educazione. Quando invece abbiamo a che fare con ragazzi figli di criminali e camorristi, il discorso è diverso.
“In quel caso bisogna togliere i genitori i propri figli, perché un camorrista non fa altro che dare esempi ed insegnamenti di criminalità illegalità, violenza e sopraffazione. I camorristi generano figli camorristi, è un dato di fatto, e quindi non hanno diritto alla genitorialità.”