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Sanremo 2020, debutto per Anastasio e la sua “Rosso di rabbia”: testo e significato

SANREMO 2020 – Anastasio, all’anagrafe Marco Anastasio, è un rapper uscito alla ribalta grazie alla vittoria della dodicesima edizione di Xfactor.

Ieri, sul palco dell’Ariston, il rapper napoletano ha fatto il proprio debutto con la canzone “Rosso di rabbia” piazzandosi nella classifica provvisoria solamente ottavo. Anastasio, che l’anno scorso fu chiamato come ospite a Sanremo, quest’ anno partiva come uno dei papabili vincitori della settantesima edizione del Festival, avendo tutte le quote dei bookmakers a proprio favore.

Per questo esordio sanremese il giovane cantautore, voluto fortemente da Amadeus, ha scelto il brano Rosso di Rabbia, dalle sonorità molto rock e racconta la storia di un personaggio ben preciso. Un’entità chiamata “Il Sabotatore”. Rosso di Rabbia parla della capacità di sconfiggere i propri nemici, le proprie paure, quei demoni che ognuno di noi porta dentro di sé. Qui, il sentimento della rabbia viene descritto nella sua potenza, alle volte distruttiva, altre volte invece determinante per fare in modo che le cose cambino.

copertina di Rosso di rabbia

Il protagonista accusa chi fotografa, registra, osserva le emozioni dei ribelli e in qualche modo si alimenta di quella rabbia inespressa. La giudica, la invidia forse, ma in ogni caso la depotenzia: “Voi scrocconi di emozioni / Sempre in cerca di attenzioni / Prosciugate le canzoni della loro magia”. L’invito, forse, è quello di lasciare (almeno) alla musica la possibilità di esprimersi in libertà.

A Tv Sorrisi e Canzoni, il cantante ha detto: “Quella che racconto nel testo è una rabbia sprecata, infantile, esibita e scenica“.

Pronto a far uscire, il 7 febbraio, il suo nuovo album Atto zero, Anastasio ha già annunciato due concerti: sono in programma il 13 marzo allo Spazio Rossellini di Roma e il 31 al Fabrique di Milano.

copertina album Atto zero

TESTO DEL BRANO

E voi volete sapere dei miei fantasmi
C’ho 21 anni posso ancora permettermi di incazzarmi
Le parole sono le mie sole armi
E fino al sole voglio sollevarmi
Ma non so levarmi sta melma di dosso
Io vorrei farlo e non posso
Non è roba da poco
Strillare mentre questi mi fanno le foto
Come ti senti?
Disinnescato
Come ti senti?
Disinnescato
Ma dimmi come posso io
Che sono una bomba a orologeria
Sentire fermarsi quel ticchettio
Se muore la minaccia, muore pure la magia
E non conviene mica
Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica
Aspetto sto momento da un’intera vita
Sono nato per esplodere
Comincia a correre
Se non sento la paura, cosa vuoi che dica?
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Non l’avresti detto tu
Che questo attentato sarebbe fallito
Soffocato dagli scrosci degli applausi
Prigioniero tra le fauci delle foto e dei video
Ma ciò che mi rattrista è il terrorista
Esposto al pubblico ludibrio
La sua bomba era una farsa dal principio
Amico, non ti invidio
Dispiace, ma è la prassi
Il sabotatore sai che deve sabotarsi
E allora, allora giù le mani
La condanna è la mia
Nessuno di voi umani può portarmela via
Voi scrocconi di emozioni
Sempre in cerca di attenzioni
Prosciugate le canzoni della loro magia
Perfetto, sono un rivoluzionario provetto, corretto
Ma se davvero hai capito cos’ho detto
Allora hai visto un paralitico che si alza dal letto
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà