Coronavirus. Il terribile virus prosegue il suo cammino. Succede ad un medico dell‘ospedale Monaldi, nello specifico al primario di Rianimazione. Il dottore è risultato positivo al test e per questo ha lasciato momentaneamente il lavoro e si trova a casa. In tanti i contagiati, in tantissimi i risultati positivi al test. La sua onda non risparmia di certo gli operatori sanitari che, ogni giorno sono gli “Eroi” che devono debellarlo.
Per capire quanto siano instancabili medici e infermieri basti pensare che nonostante la permanenza a casa, continua a lavorare da remoto attraverso il PC e il telefono cellulare.
Ad intervenire è Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli: “Ormai l’ospedale è pieno arrivano pazienti ogni giorno per cui è fondamentale rispettare le restrizioni, ci sono ancora troppe persone per strada. Noi stiamo facendo il nostro, siamo qui in ospedale a combattere. Ma ci sono degli imbecilli che credono di potersene fregare”. L’appello continuiamo a ribadirlo è sempre quello: “Restate a casa”.
Riportiamo di seguito gli ultimi aggiornamenti rilevati nella serata di ieri sui numeri registrati dall’Unità di Crisi della Regione Campania:
– presso il centro di riferimento dell’Ospedale Cotugno 182 tamponi di cui 26 risultati positivi;
– presso il centro di riferimento dell’ospedale Ruggi d’Aragona 48 tamponi di cui 4 risultati positivi;
– presso il centro di riferimento dell’ospedale San Paolo 39 tamponi di cui 9 risultati positivi;
– presso il centro di riferimento della Federico II 48 tamponi di cui 4 risultati positivi;
– presso il centro di riferimento dell’Ospedale Sant’Anna 61 tamponi dei quali nessuno risultato positivo;
– presso il centro di riferimento dell’ospedale Moscati 40 tamponi di cui 8 positivi.
Anche per questi 51 si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Il totale dei positivi di giovedì 19 marzo ha raggiunto quota 108, su 699 tamponi analizzati. Il computo totale dei casi di positività in Campania purtroppo sale a 749.
Ricordiamo che i due pazienti di 63 e 48 anni, trattati con il farmaco Tocilizumab sono stati estubati e, a breve, se tutto andrà bene potranno essere trasferiti in reparto.