Che la gestione dell’emergenza coronavirus sia stata sottovalutata nelle sue fasi iniziali, e gestita ancora peggio, qualcuno lo aveva già insinuato. Si è trattato di poche voci fuori dal coro perché, si sa, quando si parla di Lombardia ed in particolar modo della sua sanità, utilizzare il termine “inefficienza” è un tabù. Il Covid-19, tuttavia, sta abbattendo il solido e spessissimo muro costruito intorno al mito dell’eccellenza e dell’impeccabilità lombarde, mettendo a nudo falle che, in verità, sono comuni all’intera nazione. Un muro appena scalfito da scandali passati, ad esempio quello relativo a Expo 2015, ma che ora sembra destinato a dissolversi: è successo qualcosa di troppo grande, una tragedia di dimensioni così enormi che è impossibile ignorarla.
In questo filone si inserisce un articolo pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, a firma del giornalista milanese Gianni Barbacetto. Di seguito alcuni estratti.
“Il mio orgoglio nordista sta subendo duri colpi. Non abbiamo mai creduto alla narrazione trionfalistica della Milano-place-to-be, unica metropoli europea in una Italia disfatta: conosciamo i campioni della città, da Roberto Formigoni a Silvio Berlusconi, da Matteo Salvini a Giuseppe Sala. Ma certo non abbiamo mai negato che a Milano si vive bene, che i trasporti funzionano, che la sanità è un’eccellenza, che gli aperitivi sono buoni. Poi è arrivata la pandemia e ci viene voglia di fare la ola a Vincenzo De Luca, il governatore-sceriffo di Salerno e della Campania intera, altro che o mia bela Madunina. Qui a Milano gli ultimi aperitivi sono stati quelli di Sala con Cattelan e Zingaretti, instagrammati #milanononsiferma, hashtag subito contraddetto da #iorestoacasa”.
Il ruolo svolto dalla macchina sanitaria lombardia è descritto come disastroso, tra l’altro sottolineando lo sfacelo cui si è giunti grazie a una scellerata riforma costituzionale:
“Quanto alla sanità d’eccellenza, stiamo assistendo alla più colossale disfatta italiana dopo Caporetto, al più bruciante disastro dopo il terremoto di Messina. Diecimila morti in Lombardia; il cluster infettivo di Alzano Lombardo lasciato aperto; gli ospedali trasformati in luoghi per infettare i pazienti, i parenti, i medici e il personale sanitario; le case di riposo diventate luoghi per morire come mosche; i positivi al virus trasferiti dagli ospedali sovraccarichi alle residenze per anziani (come mandare i vampiri a rieducarsi nelle sedi dell’Avis); il personale sanitario abbandonato senza protezioni; i piani antipandemici inesistenti; il tracciamento dei contagi neppure tentato; i medici di famiglia lasciati senza strumenti e senza indicazioni; le mascherine (rese obbligatorie) promesse ma non consegnate; i ventilatori polmonari mancanti; i tamponi più rari del fluido magico di Harry Potter. Tutto questo in un sistema in cui alla sanità pubblica sono stati sottratti negli anni milioni di euro, con un dimezzamento dei posti letto”.
Il giudizio su Fontana e Gallera farebbe ridere, se non ci fosse da piangere:
“I Badoglio della situazione – Attilio Fontana e Giulio Gallera – invece di chiedere scusa e tentare di raddrizzare la barra, stanno in diretta tv a pavoneggiarsi per un ospedale in Fiera che ha promesso 600 posti e ha accolto finora tre (3) pazienti”.
L’insolito elogio a Vincenzo De Luca:
“E allora viva De Luca. Invece di dedicarsi alle fritture di pesce, questa volta ha fatto quello che Fontana e Gallera e Sala non hanno saputo fare. Certo, è pittoresco. Ma ha fatto restare a casa i cittadini che amministra, invece di postare foto di aperitivi al Gambrinus o di passeggiate al Crescent”.
La Campania batte la Lombardia:
“Certo, i numeri dell’attacco virale in Lombardia sono imparagonabili a quelli della Campania. Ma resta il fatto che, questa volta, il Pittoresco ha fatto le cose giuste, l’Eccellente non ne ha imbroccata una. E mentre molti ospedali lombardi diventavano focolai d’infezione, il Cotugno di Napoli – ci ha raccontato Sky News Uk – si è organizzato in modo da non infettare neppure uno dei suoi medici, con l’utilizzo di tute e maschere da fantascienza, e ha cominciato a sperimentare contro il Covid-19 (pare con successo) l’uso di un farmaco contro l’artrite. Questa volta, Campania batte Lombardia 2 a 0″.