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È morto Aldo Masullo: il filosofo di Napoli si è spento a 97 anni

È morto Aldo Masullo. Nato ad Avellino il 12 aprile 1923, è stato un filosofo e politico, oltre che docente sia dell’Università Federico II di Napoli che in Germania.

Aldo Masullo ha trascorso i primi anni della sua vita a Torino, per trasferirsi successivamente a Nola, dove ha frequentato il liceo classico Carducci. Presso l’Università Federico II ha conseguito due lauree: la prima in Filosofia, nel 1944, e la seconda in giurisprudenza, nel 1947. Fino al 1951 ha esercitato la professione di avvocato penalista.

Tra le file del Partito Comunista è stato prima Deputato, dal 1972 al 1976, e poi Senatore dal 1976 al 1979. Dal 1994 al 1996 e dal 1996 al 2001 è stato nuovamente eletto al Senato. Durante i suoi mandati si è sempre occupato del sistema scolastico, portando in Parlamento molte delle richieste degli studenti, dai quali fu molto amato proprio per il suo carattere progressista.

È stato consigliere del Comune di Napoli e nel 2018 ha ricevuto, dalle mani del sindaco Luigi de Magistris, la cittadinanza onoraria della città che aveva adottato e dalla quale era stato adottato. Queste furono le sue parole ricevendo l’onorificenza: “Nel mio sogno, sia pure saltellando e sbeffeggiando come Pulcinella, Napoli riuscirà a costruire il rispetto di se stessa”.

Aldo Masullo ha amato Napoli, e da buon napoletano l’ha rimproverata con severità ma con quella dolcezza tipica di un suo vero figlio: “È una città che, proprio per la sua vivacità e genialità, si rappresenta ma spesso non si presenta; si esibisce con maschere che talvolta riescono ad ingannare e talvolta fanno solo ridere di compiacenza e commemorazione. Dovremmo presentarci, non rappresentarci”. Ed inoltre: “Napoli non dev’essere più parassita di se stessa, vivendo sulle memorie della storia, su bellezze del passato, di cui non abbiamo meriti”.

Questo il ricordo del sindaco di Napoli nell’apprendere la notizia della scomparsa:

“Ha lasciato la vita terrena il maestro Aldo Masullo, al quale recentemente abbiamo anche conferito la cittadinanza onoraria di Napoli. Uno dei più grandi filosofi del secondo novecento, di altissimo profilo etico, di profondo rigore intellettuale, ricordiamo le sue lucide analisi politiche sino ai giorni scorsi. Un faro per tanti, un solidissimo punto di riferimento della cultura partenopea. Ai familiari ed ai suoi cari il cordoglio mio personale, dell’amministrazione e della città di Napoli”.

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