Napoli– Durante la giornata di oggi hanno riaperto gli esercizi commerciali per la vendita a domicilio come pizzerie, bar e negozi di gastronomia dopo la prima terribile fase del Coronavirus. I mercatini rionali però non rientrano in questa categoria e fanno un appello.
Coronavirus: quali sono i sintomi, come si trasmette e come si previene.
L’emergenza Coronavirus ha tagliato le gambe a tutta l’Italia. Milioni di lavoratori infatti sono stati costretti a chiudere le proprie attività.
Ad essere penalizzati sono soprattutto i mercatini rionali che non rispettano la norma igienica del decreto anti Coronavirus. Questi infatti sono sprovvisti dei servizi igienici autonomi e pertanto devono ancora rimandare la riapertura.
I danni economici però si fanno sentire. Alcune famiglie lottano con le unghie e con i denti per mettere un piatto caldo a tavola per i propri figli.
Per questo motivo Luigi Russo, titolare di un esercizio gastronomico all’interno del mercatino di Mergellina si appella al Sindaco di Napoli e al governatore della Campania per dare la possibilità a queste persone di poter vendere a domicilio.
In questo modo infatti non si viola nessuna regola e tutto può avvenire in totale sicurezza per i cittadini.
Queste le parole di Luigi Russo, riportate da il Mattino: “Il chiarimento n.13 all’ordinanza della Regione del 28 marzo vieta per motivi sanitari la vendita al dettaglio di generi alimentari ai negozi sprovvisti di servizi igienici autonomi all’interno delle aree mercatali. Una prescrizione che di fatto ci impedisce qualunque attività perché in strutture comunali come i mercatini rionali nessuno ha il bagno autonomo visto che i bagni ci sono ma sono quelli messi a disposizione dal Comune.
“Sulla data della riapertura dei mercati al chiuso non c’è alcuna certezza. Per questo sarebbe importante almeno consentirci di ripartire dalle consegne a domicilio, da effettuare nel rispetto delle norme. Considerato che in quanto negozi al dettaglio siamo abituati a garantire consegne anche di poca entità.”