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Il Loreto Mare si blinda: lavori al Pronto Soccorso con “barriere” per le aggressioni

Dopo l’emergenza Coronavirus, il Loreto Mare è pronto a ripartire con i servizi al cittadino e a breve, ci saranno anche dei lavori di riqualificazione funzionale dell’area di Pronto Soccorso. A comunicarlo è Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl Napoli 1: “Ci saranno, a breve, anche lavori di riqualificazione funzionale dell’area di Pronto Soccorso per migliorare la “normale” attività e ridurre il rischio di aggressioni“.

Lo scenario epidemiologico ci spinge a prevedere una struttura in “pronta attivazione” che deve, nel giro di pochi giorni, ritornare ad assumere un ruolo di protagonista per far fronte ad una eventuale recrudescenza del Covid-19“.

Da lunedì 22 giugno, il Loreto Mare non avrà più un ruolo attivo nella rete dei Covid-Hospital, ma sarà pronto a ritornare qualora ce ne fosse il bisogno. Verrà sanificato e dal 1° luglio potrà ritornare ad offrire servizi al cittadino. Ci saranno 10 posti letto di medicina generale, 28 di lungodegenza, 10 di oncologia, 2 di day surgery. Una riqualificazione che permetterà a tutti di poter usufruire nel migliore dei modi dei servizi al cittadino offerti.

Ma anche ambulatori di chirurgia, dermatologia, medicina generale, oncologia, radiologia, TAC e laboratorio analisi: “A dimostrazione che la programmazione è già concreta, l’area del pronto soccorso sarà a breve, nelle more dell’archiviazione finale dell’emergenza COVID-19, oggetto di lavori di ristrutturazione finalizzati a nuove distribuzioni funzionali per migliorare la “normale” attività e ci saranno anche adeguamenti ulteriori per posti e percorsi Covid, con particolare attenzione anche alla sicurezza degli operatori sanitari per ridurre al minimo il rischio di aggressioni“.

Sento ancora una volta il desiderio di ringraziare tutti i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari e tutto il personale dell’ASL Napoli 1 Centro, donne e uomini senza i quali ogni sforzo di questa direzione sarebbe stato vano. Professionisti straordinari che stanno contribuendo in maniera determinate ad un cambiamento epocale nella storia di questa Azienda sanitaria“.