Il Policlinico Federico II eccelle nel trattamento dei tumori dell’esofago. L’azienda ospedaliera universitaria, infatti, ha adottato importanti innovazioni tecnologiche per effettuare l’Esofagectomia.
Chirurgia Robotica, Fluorescenza e Ricostruzione Tridimensionale sono le nuove tecnologie sbarcate nel Dipartimento di Patologie Medico Chirurgiche dell’Apparato Digerente. Quest’ultimo, diretto dal professor Giovanni De Palma.
Queste tecnologie hanno avuto un forte impatto sul trattamento del tumore all’esofago. L’emergenza Covid ha costretto un paziente, affetto da tale patologia e destinato alla migrazione sanitaria extra regionale, a farsi curare nel polo federiciano.
L’uomo si è sottoposto all’Esofagectomia Ivor – Lewis, eseguita in Chirurgia Robotica, con l’ausilio della fluorescenza e delle ricostruzioni tridimensionali. Tra le menti che hanno guidato l’intervento, l’equipe afferente all’UOC di Chirurgia endoscopica, guidata dal prof. Milone in collaborazione col prof. Aprea. Inoltre, fondamentale l’intervento del dott. Giuseppe De Simone, afferente all’UOC di Anestesia e Rianimazione diretta dal prof. Servillo.
Le ricostruzioni tridimensionali hanno permesso di valutare, nella fase pre-operatoria, il rapporto tra lesione tumorale e strutture vascolari-linfatiche. La Fluorescenza, invece, ha consentito di ridurre le complicanze del post-operatorio andando a delineare la vascolarizzazione dei visceri.
Infine, la chirurgia Robotica ha avuto un ruolo fondamentale nel corso dell’operazione. Attraverso l’utilizzo di una piattaforma tecnologicamente avanzata i movimenti del chirurgo diventano sempre più precisi, sicuri ed efficaci.
Un altro successo raggiunto dal Policlinico Federico II, facente parte di uno degli istituti formativi più importanti al mondo.