Diana De Feo, ex senatrice del Pdl e giornalista, parla dell‘arresto del marito Emilio Fede. La donna era con lui quando i carabinieri sono arrivati e gli hanno contestato l’evasione dei domiciliari.
“Hanno iniziato a cercarlo per tutta Napoli come se fosse un detenuto al 41 bis. Pensate, un pericoloso criminale di 89 anni. Siamo all’assurdo”, afferma Diana De Feo in un’intervista rilasciata a LaRepubblica. “Emilio dimora in albergo al Santa Lucia ma la cucina è ancora fuori uso e quindi siamo andati a cena in un ristorante lì vicino, sul lungomare. Siamo usciti perché non potevamo stare digiuni e lì sono arrivati i carabinieri. Eravamo a cena solo io e lui. Ormai siamo in un Paese dove i condannati al 41 bis sono fuori e due persone normali, marito e moglie, non possono andare a cena insieme“.
Poi De Feo spiega il motivo per cui lei e Fede erano a Napoli. “Mio marito viene spesso a Napoli per ragioni di salute ed è un suo diritto, ma hanno iniziato cercarlo ovunque come se fosse un pericoloso criminale in fuga. Sono andati anche nella mia casa al Vomero, al Parco Grifeo”.
In seguito al suo arresto, Emilio Fede, a ben 89 anni, dovrà svolgere un periodo di servizi sociali. Secondo sua moglie il suo punto di forza è la comunicazione, dunque l’ex direttore del Tg4 “Potrebbe spiegare a tutti cosa vuol dire la comunicazione, come comunicare in modo diretto ed efficace. Restano in pochi a saperlo fare. Credo che gli dovrebbero assegnare, tanto per fare un esempio, dei corsi di comunicazione. Avrebbe tanto da insegnare”.
A causa dei suoi problemi di salute ancora non si sa per quanto tempo Fede resterà a Napoli. “Emilio viene e va a seconda delle esigenze. Qui ha tanti medici che lo seguono, ma anche a Milano”, dichiara la moglie.
“L’Italia è diventato un paese davvero strano. Un paese dove non c’è altro da fare se non andare a caccia di noi, di un 89enne. E così i carabinieri devono perdere il tempo con queste sciocchezze mentre i criminali al 41 bis escono dalle prigioni. Eravamo soltanto usciti per cenare perché la cucina dell’albergo era chiusa e sono arrivati i carabinieri”, conclude Diana De Feo.