Librai di Napoli richiedono 1 milione e mezzo di credito al Comune: “Ricevuto niente”
Lug 08, 2020 - Stefano Colasurdo
Napoli– Librai pronti a mobilitarsi verso il Comune per richiedere un credito di oltre il milione e mezzo di euro atteso ormai da 10 mesi.
Venerdì scenderanno in piazza i librai di tutta la città per chiedere a gran voce il pagamento dei loro crediti. L’appuntamento è previsto alle ore 10:30 all’esterno di Palazzo San Giacomo. La Confcommercio librai si augura di poter intavolare una discussione con il Sindaco Luigi de Magistris.
Troppo tempo è trascorso da quando i proprietari della libreria hanno già provveduto a pagare i loro fornitori e non possono continuare ad andare avanti in questo modo.
Proprio ieri il Comune di Napoli ha ottenuto un prestito di 500 milioni di euro per pagare i propri creditori. I librai potrebbero rientrare tra questi e finalmente respirare una boccata d’aria fresca. Non chiedono infatti finanziamenti a fondo perduto o prestiti come altre categorie lavorative, ma solamente ciò che spetta loro.
Queste le parole di Gianfranco Lieto, responsabile librai di Confcommercio Napoli, riportate da Repubblica: “I librai vantano un credito per la fornitura dei libri per la scuola elementare fino a un milione e 550mila euro. La fornitura tramite cedolini distribuiti ai genitori è stata effettuata lo scorso mese di settembre. Le fatture sono state emesse dai librai tra settembre ed ottobre. Fino ad oggi non abbiamo ricevuto un euro. Tengo a precisare che i libri sono stati regolarmente pagati ai nostri fornitori in quanto per questa tipologia di libri non c’è possibilità di avere dilazioni. Per cui diversi librai si sono dovuti indebitare sia attraverso il sistema bancario ma anche attraverso altri canali.
Ad inizio febbraio abbiamo avuto un incontro con i tecnici della ragioneria. Ci fu fatto presente che il Comune aveva delle difficoltà ma che a fine febbraio avremmo avuto un acconto, cosa mai accaduta. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo più volte contattato il Comune senza ricevere alcun tipo di risposta o meglio informalmente ci hanno riferito che non hanno soldi.“