Nel 2013 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite indisse la giornata Mondiale contro la tratta degli esseri umani, ricorrenza che ogni anno cade nel giorno del 30 luglio.
La tratta degli esseri umani è un tema molto ampio e delicato che abbraccia diverse sfaccettature. Tra queste anche la povertà minorile e conseguente sfruttamento di ragazzini nel mondo del lavoro.
Questo è il caso della Campania che presenta uno dei più alti tassi di dispersione scolastica con il 19,1% contro la media nazionale del 14%. Bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 ed i 16 anni che si adattano a fare qualsiasi tipo di lavoro dopo aver abbandonato gli studi ed il 37% dei bimbi vive in povertà.
In questo modo si pone a rischio l’infanzia secondo Sofia Flauto della Cooperativa Sociale Eco Onlus. L’unica soluzione sarebbe quello di una scuola più presente nelle vite di questi ragazzi. L’educazione infatti potrebbe essere un sistema per evitare lo sfruttamento dei minori.
Queste le parole di Sofia Flauto sulla giornata mondiale contro la tratta degli essere umani: “L’infanzia è a rischio. Non più bambini, non esseri umani, ma veicoli a beneficio del più forte. Spesso convinti da una promessa di benessere, una prigione mascherata. Si tratta di una maglia intricata che stringe e costringe i genitori a continuare pur di sopravvivere. Tutto questo è molto più vicino a noi di quanto sembri.
Il numero di minori in povertà in Campania è in aumento; la frattura creatasi non resta esclusivamente economica, ma si lega inevitabilmente alle scarse opportunità pedagogiche. L’unica via possibile è quella che passa dalla scuola e dall’educazione. Problematica aggravata dall’effetto Covid. La didattica a distanza porta con sé la potenziale minaccia dell’inaccessibilità. Dunque il potenziale aumento della povertà educativa. Ciò a cui assistiamo non è solo la strumentalizzazione della tenerezza, è la perdita della speranza e del valore di un futuro.”