Questa mattina è intervenuto durante il programma di Rai Radio 1 “CENTOCITTÀ” il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Si è parlato un po’ di tutto: dal futuro dell’ancora per poco primo cittadino partenopeo, fino agli aggiornamenti sull’emergenza Covid-19.
Le parole di de Magistris riguardo al suo futuro dopo la fine del secondo mandato da sindaco di Napoli: “Non programmo più di tanto: un’esperienza nazionale, sicuramente. Dopo quindici anni di magistratura in prima linea, due anni al Parlamento Europeo e dieci anni di sindaco della città più bella e complessa del mondo, un’esperienza in politica nazionale, questa credo che sarà la passione che mi accompagnerà dopo l’ultimo anno da sindaco”.
Durante l’intervento, inoltre, il primo cittadino ha avuto la possibilità di fare un breve bilancio sulla sua esperienza da sindaco: errori, sogni irrealizzati, cose di cui andare fieri. Ma cosa tenterà di fare in questi ultimi 11 mesi di mandato Luigi de Magistris?
La sua risposta: “Migliorare ulteriormente i trasporti, la pulizia della città, impegno sulla solidarietà, non lasciare nessuno indietro che è molto difficile di questi tempi dato che i sindaci sono stati lasciati “a mani nude”. Noi sindaci non abbandoniamo mai la nostra comunità, il sindaco ci sarà sempre, la sindaca ci sarà sempre ma i governi non se ne accorgono. Non capiscono che l’Italia si ricostruisce dal basso”.
Nonostante i progetti sopracitati, per de Magistris la ripartenza di Napoli è già in atto e sta avvenendo attraverso il coraggio e la cultura in una città che ha tanta voglia di vivere e di farsi valere. Anche il turismo sta ripartendo, nonostante le fatiche dettate dalla situazione corrente: Napoli sembra essere la città più “viva”, sotto questo punto di vista, al momento.
Si è, infine, passati a parlare dell’attuale situazione. Importante non abbassare la guardia, certo, ma il sindaco ha anche qualche appunto da fare, soprattutto al presidente della Regione Vincenzo De Luca: “Il presidente De Luca assume atteggiamenti un po’ schizofrenici.
“De Luca continua a sostenere che dopo le 22 non puoi prendere un gelato all’aperto ma puoi prenderlo all’interno del locale, quando qualsiasi virologo dice che è più sicuro all’aperto che al chiuso. Abbiamo discoteche con mille persone una addosso all’altra e poi si sanziona con 30 giorni di chiusura un negozio nel quale magari per un momento la commessa ha la mascherina abbassata, il che è sbagliato, ma manca la proporzionalità”.