Napoli – La Giunta de Magistris, nella seduta odierna, ha approvato due nuove delibere di proposta al Consiglio relative alla nuova Imposta Municipale Propria (IMU) ed alle tariffe per l’anno 2020.
Con la legge finanziaria per il 2020, la TASI è abolita, riportando alla disciplina dell’IMU. Il nuovo regolamento prevede per i contribuenti le seguenti operazioni: l’abolizione dell’obbligo di prestare una fideiussione bancaria in caso di richiesta di dilazione degli avvisi di accertamento ricevuti per gli importi superiori a 10.000 euro. L’introduzione, solo in caso di eccedenze di pagamenti dell’imposta, di scegliere tra la richiesta di rimborso e compensazione. La compensazione sarà fatta con i pagamenti da effettuare e l’abolizione del precedente limite di importo di 50.000 euro. In questo modo si procederà alla compensazione delle somme versate in eccedenza. Per le locazioni a canone concordato ci sarà la possibilità di ravvedimento finché non intervengano azioni dell’Amministrazione che constatino il mancato versamento.
Per quest’anno le tariffe IMU restano confermate, tenendo conto che con l’abolizione della TASI, l’aliquota IMU è la somma dei due precedenti tributi. Altresì, la Giunta comunale ha approvato la deliberazione relativa al nuovo regolamento Tari che dovrà essere sottoposto al Consiglio. Ciò prevede la riscossione potenziata della Tari, per cui l’avviso di accertamento diventa anche atto esecutivo. La scelta comporta una diminuzione dei tempi della riscossione. Ed anche ad una riduzione dei contenziosi potendo il contribuente impugnare un unico atto invece di due (avviso di accertamento e cartella esattoriale). Inoltre, ci saranno nuove modalità di dilazione degli avvisi di accertamento esecutivi più vantaggiosi per i contribuenti. A seconda degli importi, infatti, potrà arrivare fino a trentasei rate mensili.
La nuova disciplina consente ai contribuenti di procedere al ravvedimento operoso fino a quando non sono raggiunti da avvisi di accertamento. Poi, i contribuenti potranno versare tardivamente l’imposta dovuta con sanzioni ridotte al 4,29% ed al 5% anziché al 10%. Inoltre, gli studi professionali potranno migrare dalla categoria “uffici, agenzie e studi professionali” alla nuova categoria tariffaria, più vantaggiosa, “banche, istituiti di credito e studi professionali. Previsto, anche, il riconoscimento delle riduzioni della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche sottoposte a periodi di chiusura a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.