Processo Mario Cerciello: per il medico legale sono state due le coltellate fatali
Set 23, 2020 - Stefano Colasurdo
Due coltellate su undici: sono state quelle che hanno causato lo shock emorragico e la conseguente morte di Mario Cerciello Rega. Le lame sono arrivate così in profondità da causargli un’enorme perdita di sangue.
Il carabiniere fu ucciso lo scorso 26 luglio nel tentativo di fermare due rapinatori a Roma. Si trattava di due ragazzi americani che non hanno esitato a colpire a morte il carabiniere napoletano. Oggi si è svolto il processo proprio a Finnegann Lee Elder e Gabriele Natale Hjorth. Durante questo è intervenuto il medico legale apportando al caso un’importante novità.
Queste le parole del medico legale Antonio Grande sulle coltellate ricevute da Mario Cerciello, riportate da Adnkronos: “Undici lesioni, tutte simili tra di loro. Si tratta di colpi sferrati ai fianchi, sia a destra che a sinistra, tutti in profondità.
I più gravi sono quelli assestati al cavo ascellare di destra, che ha interessato l’arteria e quello che ha attraversato l’emitorace sinistro. L’assenza di colpi frontali fa pensare che ci fosse poco spazio tra aggressore e vittima. Lesioni micidiali perché tutte arrivate in profondità e che hanno causato una perdita di sangue enorme. Accelerato lo shock emorragico.”
Inoltre nei giorni il caso di Mario Cerciello era stato ripreso, anche se in maniera indiretta. Una insegnante del nord è stata infatti denunciata per vilipendio, a causa di alcune frasi scioccanti contro il carabiniere.