Maradona era un uomo dal cuore talmente grande che di aneddoti sulla sua figura ne esistono migliaia. Diego, infatti, non si sottraeva all’amore dei suoi tifosi e molto spesso di concedeva ad essi, per una semplice foto o anche per iniziative molto più impegnative. Come non ricordare, infatti, l’amichevole giocata ad Acerra su un campo disastroso mettendo a rischio le gambe, pur di aiutare un bambino malato: Ferlaino non diede il permesso e Diego pagò di tasca propria la clausola all’assicurazione. “Che si fottessero i Lloyd di Londra. Questa partita si deve giocare per quel bambino”, furono le sue parole.
Numerose furono – ovviamente – le visite di Maradona in Costiera Amalfitana. I giri in barca alla Grotta dello Smeraldo, i palleggi sulla spiaggia con i ragazzini, ma anche momenti di gioia regalati ai tifosi con la semplicità che lo contraddistingueva, come quando si mise a palleggiare con un limone sfusato della Costiera Amalfitana. L’aneddotto è raccontato dai proprietari del ristorante Giardiniello di Minori.
Il 21 Marzo del 1989 Maradona arrivò ed entrò con la figlia in braccio in compagnia di Claudia, la moglie, e Guillermo Coppola. All’inizio era nervoso perché i cori avevano fatto svegliare la figlia. Preparammo insalatina di mare, scampi gratinati innaffiati dall’ottimo vino della Costiera Amalfitana e lui iniziava a gradire la serata. Claudia doveva cambiare la bambina ed allora l’accompagnammo a casa di mia madre con mia cugina. Ad un certo punto Maradona mi chiamò e disse: “Antonio io adesso vado fuori perché voglio salutare i miei tifosi”.
Ritornando alla cena, Maradona ad un certo punto prese un limone sfusato ed iniziò a palleggiare. Finito di mangiare, Maradona, Claudia e la figlia vennero a casa mia dove scattammo alcune foto – ricordo. Maradona però entrò nella mia cameretta ed io all’epoca ero già molto tifoso del Milan. In camera avevo i gagliardetti del Milan, le sciarpe del Milan, le bandiere e Maradona guardandomi mi disse: “Mi avete portato nella tana del lupo? Comunque il Milan è una grande squadra”.
A quel punto io chiesi: “Perché non viene al Milan?”, e lui replicò dicendo che Berlusconi lo avrebbe voluto al Milan, ma “non tradirò mai i tifosi del Napoli” disse Maradona. Quella sera vidi felice il mio papà anziano. Un bel giorno arrivarono al mio ristorante lettere e dediche scritte da Maradona. Ad una settimana da quella cena, Maradona decise di inviare una dedica personale a tutte le persone che erano presenti quella sera, alle quali non era riuscito a rilasciare un autografo. Quella serata portò a noi molta notorietà”.