Negli ultimi giorni ha fatto il giro del web il video di Tik Tok in cui alcuni ragazzi, senza alcun motivo, prendono a schiaffi e calci la scultura “Lookdown” posizionata a Piazza del Plebiscito e realizzata dall’artista scultore Jago. Il video ha indignato chiunque sui social e ieri ha attirato l’attenzione dello stesso artista che ha risposto ai ragazzi da vero signore.
La risposta di Jago è arrivata sulla sua pagina di Instagram attraverso un post con allegato il video incriminato. Il post annesso recita così: “Io sono certo che questi ragazzi siano altrettanto capaci di gesti meravigliosi, quindi se vorranno sarò felice di accoglierli nel mio studio per mostrargli cosa c’è dietro la realizzazione di una scultura”.
Il messaggio che l’artista si era proposto di mandare con la scultura destinata alla nostra Piazza del Plebiscito è quello di fermarsi un attimo e “guardare giù”, come suggerisce il titolo stesso dell’opera. “Guardare giù” significa volgere lo sguardo ai poveri, agli ultimi, ai deboli, ai dimenticati. Sicuramente, però, lo sguardo che Jago si proponeva di risvegliare in tutti noi, non è lo stesso che hanno avuto i ragazzi sopracitati verso la sua opera.
Chi consegna la propria opera candida e marmorea alla strada, agli occhi di tutti e alle intemperie, di certo si aspetta i segni del tempo sulla stessa. Non è la stessa cosa, però, doversi aspettare cattiveria gratuita da parte di ragazzi incoscienti, incuranti e assolutamente sordi e ciechi davanti al significato di un’opera d’arte.
I ragazzi poi hanno chiesto scusa: “Volevamo solo divertirci”.
Il post di Jago sulla sua pagina Instagram: