Napoli – L’ultimo giorno in zona gialla coincide con un sabato di sole e caldo quasi primaverile. Era dunque scontato prevedere una città con molta gente per strada a fare una passeggiata, specialmente dopo un anno in cui si è imparato a cogliere ogni minima opportunità di uscire, perché tutto potrebbe cambiare all’improvviso. Una sorta di carpe diem che le istituzioni avevano previsto – ma solo questa volta – decidendo dunque nella giornata di ieri di procedere a un transennamento del lungomare.
La Prefettura ha dispiegato uomini di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Protezione Civile per far rispettare le norme anti Covid e soprattutto disciplinare l’abbondanza di persone. Non si segnalano particolari criticità: cittadini rispettosi delle regole, con la mascherina, che agiscono nell’ambito di quanto consentito in zona gialla.
Da domani entra in vigore la zona arancione, con restrizioni che per alcuni sono incomprensibili: Confesercenti, ad esempio, invocava il permanere in zona gialla ma con più controlli, oppure la zona rossa. La zona arancione è generalmente vista come una via di mezzo inconcludente, che a locali e ristoranti toglie anche la possibilità di essere aperti a pranzo, l’unica occasione che permetteva loro di continuare ad andare avanti. Continuano perciò le difficoltà dopo mesi estremamente complicati, caratterizzati dalla mancanza di misure e ristori davvero sufficienti per affrontare la crisi. È questa una delle tante sfide che dovrà affrontare il nuovo governo Draghi.