Come lettera morta qualsiasi articolo scritto sulla cura, la salvaguardia, la sicurezza della cosa pubblica. Il Comune di Napoli sembrerebbe aver dure le orecchie e gli occhi cavati, o peggio sembrerebbe cinico e indifferente alle disgrazie dei propri cittadini.
Non si è ancora lavato il sangue dal pavimento della Galleria Umberto I, vi sono ancora gli umori delle persone che si sono incontrate per ricordare, con Flash Mob, Salvatore Giordano, eppure ad alzare e montare le impalcature per la messa in sicurezza della Galleria ci sono operai edili privi di alcuna divisa di sicurezza.
Come successe al Concerto del 1 maggio a piazza San Giovanni a Roma qualche anno fa, accade che in consessi votati alla sicurezza sul lavoro o delle cittadinanze dimenticano neanche subito ma in itinere le tragedie. Questa volta non solo i sindacati ma anche le autorità cittadine sono cieche.
Come è possibile essere tolleranti verso questi colletti bianchi?