Whirlpool aumenta la produzione ma conferma la chiusura a Napoli: 400 operai senza lavoro
Apr 28, 2021 - Martina Napolano
Gli ex operai Whirlpool
Quest’oggi, è stato convocato un tavolo al Mise in cui si è parlato anche della chiusura della Whirlpool a Napoli. L’azienda ha fatto sapere che non intende tornare indietro e procederà a bloccare la produzione della fabbrica di Napoli. Quattrocento lavoratori non hanno e non avranno più un lavoro e le associazioni di categoria, Cgil e Fiom Napoli, hanno chiesto delle spiegazioni.
Questo il messaggio pubblicato su Facebook: “Alla luce di quanto dichiarato oggi dall’azienda al tavolo di oggi al Mise in merito all’incremento dei volumi, la cui previsione per il 2021 passerebbe da 4 a 5 milioni di pezzi e sulla saturazione piena di tutti i siti produttivi, con circa un migliaio di lavoratori interinali, riteniamo importante che anche la Regione Campania, attraverso l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, abbia posto al Governo ciò che sosteniamo da tempo, ovvero che Whirlpool debba spiegare qual è la motivazione per cui intende chiudere Napoli“.
Le associazioni si sono soffermate anche sulle parole della vice ministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde che ha dichiarato: “Oggi l’obiettivo era ascoltare l’azienda, sto lavorando duramente, e troveremo soluzione per Napoli, rilanceremo attività produttiva, useremo tutte le leve possibili affinché l’azienda venga richiamata alle sue responsabilità”.
Questa la richiesta di Cgil e Fiom Napoli in merito alla chiusura della Whirlpool a Napoli: “Il Governo, contrariamente a quanto ha dichiarato la vice ministra Alessandra Todde, non deve svolgere un ruolo di mediazione tra le parti, ma è garante di un piano industriale, sottoscritto al Mise e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedeva e prevede il mantenimento e lo sviluppo del sito industriale di Napoli. Facciamo quindi appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi, affinché richiami la proprietà americana alle sue responsabilità, impedendole di smantellare il sito di Napoli. Valuteremo con i lavoratori e le lavoratrici tutte le iniziative di lotta da mettere in campo per sostenere la vertenza”.