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De Magistris accusa De Luca: “Spara grosso. Il debito di Napoli creato dal suo partito”

È una polemica infinita quella tra Vincenzo De Luca e Luigi de Magistris. Siamo abituati, ormai, a interventi e dichiarazioni dove l’uno chiama in causa l’altro e spesso senza apparente motivo. Nelle ore scorse il Presidente della Regione Campania, durante l’Assemblea degli Industriali, ha chiamato in causa il primo cittadino partenopeo addossandogli le colpe di un presunto debito di 5 miliardi del Comune di Napoli: “Ovviamente dobbiamo essere impegnati a dare una mano ai cittadini di Napoli ma dicendo con chiarezza che chi triplica il debito che trova e non è capace di fare niente deve andarsene a casa. Questa è la pre-condizione per dare un aiuto ai cittadini”.

Il riferimento, chiaro, è alle prossime elezioni comunali: De Luca, in sostanza, invita i napoletani a “votare bene” secondo il suo personale punto di vista. Parole che possono sembrare una minaccia – se il prossimo sindaco di Napoli non gli sarà gradito, la Regione Campania non aiuterà la città.

Immediata la risposta di Luigi de Magistris:

De Luca continua a spararla grossa sul debito del Comune di Napoli e ci costringe ogni volta a intervenire per evitare che le sue menzogne restino senza risposta. Il debito del Comune di Napoli non è di 5 miliardi ma è esattamente della metà ed è molto inferiore rispetto a quello di altre grandi città, anche molto blasonate, governate dal suo partito. È un debito che non abbiamo prodotto noi come amministrazione de Magistris né i napoletani ma che deriva da due commissariamenti: quello del terremoto del 1980 e quello dell’emergenza rifiuti quando a governare c’era il partito di Vincenzo De Luca.

“In questi dieci anni se non ci fossero stati i tagli che tutti i sindaci d’Italia denunciano, e per cui solo Napoli ha avuto un miliardo e mezzo di risorse in meno, e se non avessimo avuto leggi che hanno soffocato i Comuni, noi avremmo annullato il disavanzo. Avremmo potuto fare ancora di più di quello che è stato fatto in questi anni, nonostante i Governi che si sono succeduti, alcuni dei quali con all’interno De Luca, che nulla hanno fatto sul debito ingiusto e storico dei Comuni d’Italia.

“Vorrei fare degli esempi per ricordare a chi produce menzogne, utilizzando il ruolo istituzionale che ricopre, che rispetto alla Iervolino abbiamo la metà dei dipendenti e, nonostante questo, loro ci hanno consegnato una città con i rifiuti al primo piano. Noi siamo quelli che abbiamo messo in sicurezza tutte le società partecipate, che non abbiamo licenziato nessuno e abbiamo anche stabilizzato tutti gli Lsu, portando inoltre Napoli ad essere prima per cultura e turismo, restituendole dignità internazionale e morale.

Da De Luca non prendiamo lezioni, non solo perché lui nulla di rilevante ha fatto per Napoli in questi anni, ma perché è uno dei corresponsabili, avendo governato a livello nazionale e regionale ed essendo stato anche parlamentare, della situazione in cui versa tanto il Comune di Napoli quanto gli altri Comuni.

“Se vogliono fare la campagna elettorale sul debito siamo pronti; quando poi abbiamo lottato contro il debito ingiusto nessuno di questi politici che oggi scopre il tema del debito ha fatto nulla. Se poi non hanno nessuno che ha il coraggio e l’amore per fare il sindaco di Napoli non è certo un problema nostro. Fare il Sindaco è un fatto di cuore innanzitutto.”