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Napoli, non c’è personale per un codice rosso: rubano ambulanza per soccorso fai da te

L’esasperazione in questo anno e mezzo di pandemia è arrivata alle stelle, così come la mancanza di rispetto verso le persone e i lavoratori. Specialmente quelli del servizio sanitario che dal principio combattono senza sosta questa guerra al covid avendo molto spesso pochi mezzi e ancora meno uomini a disposizione.

Napoli – ambulanza rubata per un soccorso

Operatori sanitari che vengono aggrediti brutalmente, episodi di violenza che vengono raccontati un giorno sì e uno no, che macchiano la città di Napoli. L’ultimo in ordine cronologico lo ha riportato l’Associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, da sempre al fianco dei sanitari nella lotta alle violenze.

Pianura – calci e pugni ad ambulanza con paziente a bordo

A quanto si apprende, delle persone pare abbiano chiesto aiuto all’interno dell’autoparco del 118 ma, una volta ricevuta risposta negativa, – non c’era personale disponibile in quel momento – abbiano rubato un’ambulanza per un codice rosso e un soccorso fai da te. L’ambulanza sarebbe poi stata abbandonata nei pressi del luogo del soccorso. Ecco il racconto della pagina.

A quanto emerge dalle prime indiscrezioni alcune persone sarebbero entrati all’interno dell’autoparco 118 al fine di sollecitare una richiesta di intervento a via Marina per crisi epilettica (codice rosso), alla risposta del capoturno che li non c’era personale sanitario, gli energumeni hanno letteralmente rubato un mezzo di soccorso attuando un soccorso “fai da te” diretti a via Marina. L’ambulanza è stata poi abbandonata nei pressi“.

L’uomo, si sarebbe introdotto negli uffici del personale e con minacce e percosse ha costretto un dipendente a consegnargli le chiavi di un’ambulanza e l’ha rubata. Come riportato dall’Ansa, dopo 50 minuti di ricerche l’uomo è stato fermato grazie alle immagini del sistema di video-sorveglianza e il mezzo ritrovato.

Il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio spiega:

Si è superato il limite della decenza, mai, finora, era capitata una cosa simile. Molti dipendenti sono ancora spaventatissimi. Il rispetto delle regole, in certi quartieri, è una chimera. Siamo spaventati ma anche molto stanchi di questi comportamenti“.